Melfi a favore deiraccordo di Federico Monga
Melfi a favore deiraccordo LARGHI CONSENSI DAI DIPENDENTI, REFERENDUM DOMANI E GIOVEDÌ. IN BORSA TITOLO IN CONTROTENDENZA Melfi a favore deiraccordo Oggi l'assemblea Fiat. Migliorano i conti Federico Monga TORINO «L'accordo con la Fiat passerà a larga maggioranza». H pronostico è della Fiom-Cgil di Melfi alla luce delle assemblee che si sono tenute ieri nello stabilimento lucano, dove dopo quasi tre settimane si è tornato a lavorare regolarmente. Risolta la vertenza in Basilicata, l'attenzione sul Lingotto è tutta concentrata sull'assemblea che si terrà oggi nella sede storica di corso Dante. Il presidente Umberto Agnelli e l'amministratore delegato Giuseppe Morchie faranno il punto sul piano di rilancio, confermando lo stato di avanzamento dei lavori e il conseguente miglioramento dei conti. La parola fine sulla trattativa della Sata sarà data tra domani e giovedì quando i dipendenti saranno chiamati a esprimersi con un referendum a scrutinio segreto sull'accordo raggiunto domenica mattina all'alba tra azienda e i vertici dei sindacati metalmeccanici. Dalle assemblee di ieri sono venute comunque chiare indicazioni verso un via libera quasi plebiscitario. Il segretario del Fismic, Roberto Di Maulo, i responsabili delle segreterie di Fim, Fiom e Uilm per il settore auto. Guido Vitali, Lello Baffo e Giovanni Contento oltre ai dirigenti lucani delle organizzazioni sindacali hanno presentato i punti dell'intesa. Le valutazioni dei dipendenti sono state più che positive. Solo il Failms ha continuato a scioperare ma , secondo i calcoli della Fiom, alla protesta ha aderito una percentuale molto esigua, attorno aUo 0,3 per cento. Il ritomo al pieno regime a Melfi, salutato dal prossimo presidente di Confindustria Luca Corderò di Montezemolo come «un fatto positivo per tutti, azienda e sindacati», si è fatto sentire anche in Borsa. In una giornata pesante per tutti i listini, italiani e stranieri. Fiat ha chiuso in terreno positivo guadagnando lo 0,26 per cento. Gli occhi degli investitori sono comunque concentrati sui conti del primo trimestre e sull'appuntamento dell'assemblea annuale dei soci. Secondo le attese degli analisti, il Lingotto registrerà nel primo trimestre 2004 una riduzione delle perdite operative sia a livello di gruppo sia per l'auto, nonostante un calo di fatturato dovuto essenzialmente alla riduzione del perimetro dopo le importanti cessioni di questi lutimi nove mesi. Il bilancio di gruppo dovrebbe vedere un risultato netto in rosso tra i 150 e i 165 milioni di euro. In ogni caso più che dimezzato rispetto al primo trimestre dello scorso anno. In miglioramento è stimato anche il settore auto: da una perdita di 334 milioni a una forchetta tra il 190 e i 200 milioni. Agnelli e Morchie potranno portare davanti agli azionisti comunque un quota di mercato in crescita, così come le immatricolazioni (circa il 3 per cento in più). Un dato più che confortante e al quale hanno contribuito in maniera decisiva il lancio dei nuovi modelli. Il segno di un'inversione di tendenza soprattutto perché nei primi due mesi del 2003 il mercato auto era drogato dagli ecoincentivi. Un contributo importante al rilancio arriverà anche da Culi i cui conti sono andati oltre le previsioni e dai veicoli commerciali. Dall'Iveco sono attesi ricavi e utili in crescita grazie ad un aumento dei volumi di vendita e dei prezzi di listino. Notizie positive dovrebbero arrivare anche per il risultato netto di gruppo. Gli analisti indicano mediamente una perdita netta attorno ai 350 milioni di euro. La stima non tiene conto però dell' operazione di «equity-swap» sui titoli Gm realizzata lo scorso 23 aprile. Dall'operazione Fiat ha realizzato una plusvalenza lorda di 305 milioni di euro che dovrebbe essere registrata per r85-9007o nei conti del primo trimestre. L'incasso dell'operazione di equity-swap porterà anche ad un miglioramento della posizione finanziaria netta, che quindi dovrebbe attestarsi ampiamente sotto quota 4 miliardi. Be • L'ad Fiat Giuseppe Morchie
Persone citate: Agnelli, Giovanni Contento, Giuseppe Morchie, Guido Vitali, Lello Baffo, Luca Corderò, Montezemolo, Roberto Di Maulo, Umberto Agnelli
Luoghi citati: Basilicata, Melfi, Torino
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