Lamy offre al Wto di abolire i sussidi all'export agricolo
Lamy offre al Wto di abolire i sussidi all'export agricolo Lamy offre al Wto di abolire i sussidi all'export agricolo Vanni Cornerò A sorpresa l'Unione Europea butta sul tavolo delle trattative per il Commercio intemazionale l'abolizione degli aiuti all'export dei prodotti agricoli, naturalmente in cambio di un'analoga decisione da parte degli altri partner del Wto. «Un affondo per accelerare le trattative di Doha ed evidenziare le riforme introdotte negli ultimi tempi dall'Ue in campo agricolo», dice il commissario europeo al commercio estero Pascal Lamy, ma la proposta ha aperto immediatamente il fronte delle polemiche, sia all'interno dell'Unione euorpea, sia tra le organizzazioni agricole italiane. Lamy ha dichiarato le sue intenzioni a proposito di sovvenzioni all'export agricolo durante il consiglio informale dei ministri dell'agri¬ coltura Uè in corso a Killamy, in Irlanda, e il Commissario all'agricoltura, Franz Fischler, confermando l'invio ai partner Wto di una lettera da lui sottoscritta assieme al collega del commercio estero, ha rincarato la dose: «Tutte le sovvenzioni dell'Ue alle esportazioni agricole sono sul tavolo per rilanciare le discussioni sul commercio mondiale». Ma Fischler ha anche tenuto a precisare che nessuno pensa adun'ehminazione unilaterale delle sovvenzioni, proprio mentre gli Usa continuano ad inviare aiuti alimentari per ridurre i surprolus agricoli. Lo stretto parallelismo nel «disarmo» dei sostegni commerciali è dunque alla base della linea di Bruxelles: «In ogni negoziato c'è un momento in cui bisogna far capire che siamo disposti a muoverci, ma bisogna che anche gli La proposta ben accolta dagli Usa mentre a Bruxelles si apre il fronte delle polemiche altri facciano lo stesso - ha ribadito Lamy -. E'chiaro che anche gli Stati Uniti devono mettere sul tavolo la riforma del loro sistema degli aiuti». E per una serie di motivi Bruxelles ritiene che Washington sia pronta a seguire questa strada, non fosse altro per i considerevoli costi che derivano al bilancio Usa proprio dagli aiuti all'agricoltura (infatti gli Stati Uniti, attraverso il loro rappresentante al commercio, Robert Zoellick hanno accolto con grande favore la linea dell'Ue). Inoltre Lamy ha anche voluto precisare come restino fuori dalla proposta europea tutti quei sostegni che non distorcono il commercio. Nonostante le puntualizzazioni del commissario l'annuncio non è piaciuto affatto al ministro dell' Agricoltura francese, Hervè Gaymard, che, dicendosi «fermamente contrario» al contenuto della lettera inviata ai 147 Paesi aderenti al Wto, aggiunge di ritenere l'iniziativa della Commissione «un errore tattico che sembra oltrepassare il mandato negoziale». Di tutt'altro avviso il ministro dell'agricoltura irlandese,- Joe Walsh, che ha espresso «pieno sostegno all'iniziativa destinata a dare slancio ai negoziati sul commercio mondiale bloccati dal settembre scorso, perchè l'Ue non vuole sicuramente essere accusata di bloccare le trat- tati ve». Sulla proposta si confronteranno oggi i ministri dell'agricoltura dell'Ue, a conclusione della riunione di Killamy e la questione verrà sollevata dalla Francia nella riunione dei ministri delle finanze dell'Ue, a Bruxelles. Per l'Italia la Confederazione italiana agricoltori (Cia) si schiera senza riserve a favore della proposta Lamy, ricordando di aver indicato da tenpo questa soluzione. La Coldiretti mette l'accento sulle necessità di valorizzare il profondo cambiamento realizzato con la riforma della politica agricola comune e il passaggio «fondamentale» della lotta all'agropirateria.. Assolutamente indisponibile, invece, la Confagricoltura, che guarda «con preoccupazione ad un'offerta della Commissione in cui sono previsti nuovi sacrifici per il settore».
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