Deficit eccessivo, la Ue rinvia il richiamo all'talia di Enrico Singer
Deficit eccessivo, la Ue rinvia il richiamo all'talia SE NE RIPARLERÀ IL 5 LUGLIO. OGGI LA RIUNIONE DEI 25 MINISTRI ECOFIN Deficit eccessivo, la Ue rinvia il richiamo all'talia Tremonti: rispetteremo il 30Zo, anche con eventuali misure aggiuntive Enrico Singer corrispondente da BRUXELLES L'Italia manterrà il suo deficit sotto la soglia del 3 per cento nel 2004 attraverso una serie di misure che saranno «efficaci, tempestive e se necessario aggiuntive». Questo è l'impegno che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha preso ieri sera di fronte ai suoi undici colleghi dell'Eurogruppo. E questo impegno ha convinto i ministri a rinviare l'esame di merito deir«early warning» che la Commissione europea aveva proposto il 24 aprile scorso ipotizzando uno sforamento del tetto di deficit a quota 3,2 per cento. La decisione del rinvio sarà formalizzata oggi nella riunione dell'Ecofin alla quale parteciperanno i rappresentanti di tutti i venticinque Paesi dell' Unione (anche quelli che non fanno parte della zona euro), ma l'indicazione già emersa è chiara. La valutazione della eventuale necessità di un avvertimento preventivo sui conti pubblici italiani slitterà al 5 luglio. E' stata la presidenza di turno irlandese della Uè a considerare come «first best option» - la prima delle migliori soluzioni - il rinvio dell'esame deir«early warning» per * dare il tempo a tutti di valutare le misure chef saiani^p adotV' tate - Tremonti, ieri, le ha^f annunciate, ma non le ha' illustrate nel dettaglio - e per smorzare anche quella che, in un documento prepaà-àtorio della riunione, è definita la «grande animosità» che si era sviluppata attorno all'ipotesi del lancio di un avvertimento preventivo all'Italia in un clima ormai elettorale. Per la stessa ragione la presidenza ha suggerito lo slittamento al 5 luglio e non al prossimo Ecofin che è convocato per il 2 giugno: una data ancora più vicina alle elezioni europee. In pratica, oggi, i ministri voteranno a maggioranza semplice - almeno 13 su 25 - quella che nel gergo comunitario è definita la «decisione di non decidere». La seconda opzione sul tavolo della presidenza irlandese era di seguire il metodo che fu usato nel febbraio del 2002 quando la proposta di un «early warning» della Commissione per la Germania fu respinta dall'Ecofin. Allora il Consiglio dei ministri economici e finan- ziari prese atto degli impegni tedeschi a rispettare i parametri del Patto di stabilità e considerò, così, «inutile» l'avvertimento preventivo. Altrettanto avrebbe potuto fare l'Ecofin oggi. Ma per seguire questa strada non sarebbe stato più sufficiente un voto a maggioranza semplice: sarebbe stata necessaria la maggioranza qualificata che si calcola secondo un sistema ponderato in cui a ogni Paese è attribuito un numero di voti. I ■quattro "grandi - Germania, Francia, Italia e Inghilterra hanno dieci voti ciascuno, 8 ne ;ÌHBUnrSpagna e Polonia e così via fino a un solo voto per Lussemburgo, Cipro e Malta. Dall'ingresso formale nella Uè dei nuovi dieci Paesi, è la prima volta che si vota in un Consiglio a venticinque. E fosse stato necessario ricorrere alla maggioranza qualificata che richiede almeno 88 voti - i calcoli e le previsioni sarebbero diventati più difficili. Anche le dichiarazioni rilasciate ieri pomeriggio dai ministri che entravano a Palazzo Justus Lipsius per la riunione dell'Eurogruppo hanno confermato che l'opinione prevalente era quella di un rinvio. Il neoministro delle Finanze francese, Nicolas Sarkozy, ha detto che bisogna «comprendere le difficoltà dei nostri partner così come loro hanno compreso le nostre», che l'importante è «impegnarsi a mantenére l'obiettivo che ci si è prefissati» e che si deve «concedere un po' più di tempo» all'Italia. E lo spagnolo Fedro Solbes che, da commissario europeo, aveva avviato la procedura contro l'Italia - ha ammesso che ci sono «buoni motivi per rinviare la decisione». Una posizione significativa quella di Solbes che è stato l'inflessibile guardiano del Patto di stabilità. Anche il ministro delle Finanze belga, Didier Reynders, ha detto che è «possibile e normale» aspettare che il governo italiano metta sul tavolo le sue proposte. Il nuovo commissario europeo agli Affari economici, Joaquin Almunia, si è dichiarato «soddisfatto» degli impegni presi da Tremonti. Il rinvio, in fondo, non dispiace nemmeno alla Commissione perché non è una bocciatura di merito. Secondo un testo ancora ufficioso, l'Ecofin prenderà atto della presentazione del ministro Tremonti del «programma provvisorio per assicurare che il limite del 3 per cento di deficit non sarà superato nel 2004» e inviterà il governo italiano a «sviluppare e annunciare programmi specifici di queste misure di bilancio nel prossimo futuro». II ministro Giulio Tremonti E un «avvertimento preliminare», parte delle procedure previste dal «patto di stabilità e di crescita» LA PROCEDURA Il deficit di un paese si avvicina al 30Zo del Pil Il consiglio Ecofin lancia l'Early warning B A COSA SERVE A dare concreta applicazione ai parametri fissati a Maastricht nel 2002: scopo primario è di tenere sotto sorveglianza i deficit pubblici Sforamento del bilancio Raccomandazione vera e propria B COSA PREVEDE IL PATTO DI STABILITA Che il rapporto tra deficit e Pil non superi il 30Zo 3 Il Paese non adotta le raccomandazioni e la soglia del 30Zo è superata per 2 volte di seguito L'Ecofin può imporre sanzioni jecunìane che hanno una base :issa pari allo 0,20A del Pil I PRECEDENTI EARLY WARNING 2001 IRLANDA 2002 .3^**5? ^ PORTOGALLO E GERMANIA i 2003 : ■,'rri..- am Inflazione troppo alta Rischio deficit W-^tf?*.. Elevato livello deficit di bilancio
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