Per il Professore un «Giro d'Italia» in undici tappe

Per il Professore un «Giro d'Italia» in undici tappe PRONTI I NUOVI MANIFESTI DELLA LISTA «UNITI NELL'ULIVO» Per il Professore un «Giro d'Italia» in undici tappe Romano Prodi scenderà in campo domenica prossima a Firenze e a giugno concluderà il suo «tour» a Napoli. Parteciperà a varie manifestazioni in tutto il Paese per coprire le cinque circoscrizioni Fabio Martini ROMA L'ultimo «okay» di Romano Prodi arriverà soltanto domani sera. Ma oramai il tracciato del "giro d'Italia" del Professore è sronto e si sta lavorando di julino sui dettagh. Alla fine saranno undici le tappe: nastri di partenza domenica prossima a Firenze e traguardo finale domenica 6 giugno in quel di Napoh. Certo, Prodi ha voluto eventi nei quali si declini puntualmente la parola "Europa", ma undici città in venti giorni è una performance quasi da velocista e in ogni caso il numero di tappe è superiore alle «tre, quattro» promesse nella Convention della Lista unitaria di metà febbraio. Il Professore ha capito che "Uniti nell'Ulivo" potrà essere identificata come Lista Prodi soltanto se lui si farà vedere in giro. In carne e ossa e in carta: da domani i mega-poster "sei per tre" saranno vietati ma è già in preparazione un nuovo manifesto a larga tiratura con la faccia di Prodi. Dopodomani il Professore ne parlerà diffusamente nel corso nella riunione del Comitato nazionale della Lista convocata a Roma, una riunione che dovrebbe concludersi con la "benedizione" del Professore nei confronti dei candidati di "Uniti nell'Ulivo". Il tour elettorale di Prodi è stato calibrato in modo tale da toccare, sia pure di volata, tutte e cinque le circoscrizioni elettorali: domenica prossima si parte dal Palasport di Firenze (Centro) con una conferenza sul futuro dell'Europa, seguito da un botta e risposta con un mighaio di giovani provenienti da diversi Paesi dell'Unione. Si rephca una settimana più tardi con le uniche due tappe ancora in forse, anche se le più probabili sono Cagliari e Sassari. Ma è ai primi di giugno, proprio nei giorni della visita del presidente degli Stati Uniti Bush in Europa e in Italia, che Romano Prodi scenderà visibilmente "in campo" con quattro giorni di full immersion. Giovedì 3 giugno sarà a Venezia e Verona assieme ai capolista della Circoscrizione NordEst (Enrico Letta, Giovanni Berlinguer, Paolo Costa), il 4 manifestazioni a Milano e Alessandria (con Pierluigi Bersani e Francesco Rutelli), mentre il 5 Prodi volerà in una deUe regioni politicamente più interessanti deUe prossime Europee, la Sicilia. Qui il Professore avrà due incontri pubblici, uno a Catania e l'altro a Palermo: oltre ai capihsta dovrebbe esserci anche Piero Fassino. Domenica 6 giugno, una settimana prima deUe elezioni. Prodi chiude il suo personale giro d'Italia a Bari e a Napoh. In queste due tappe si consumerà - anche pubblicamente - l'abbraccio politico tra Prodi e D'Alema, i personaggi che hanno simboleggiato per armi la stagione delle divisioni e dei risentimenti nel centro-sinistra e che ora sembrano per aver trovato un linguaggio comune e ritrovato un rapporto personale. Resta un punto interrogativo sulla chiusura della campagna elettorale. Da martedì 8 giugno a giovedì IO Romano Prodi sarà impegnato nel GS a Sea Island negli Stati Uniti e dunque non potrà essere in Italia nell'ultimo giorno della campagna elettorale che quest'anno, per la prima volta nella storia della Repubblica, capiterà di giovedì, visto che per Europee e amministrative si voterà sabato 12 e domenica 13 giugno. Inizialmente, a Roma, si era pensato ad un cohegamento via satellite con il G8, ma l'ipotesi è caduta ancora prima di arrivare ah'esame di Prodi per evidenti motivi di opportunità e dunque si sta lavorando ad un "surrogato" all'altezza. Ma negli ultimi giorni si è riaperto il dibattito sul destino che attende gh eletti della Lista unitaria ah'indomani del 14 giu¬ gno: si iscriveranno tutti allo stesso eurogruppo? Oppure i Ds entreranno nel gruppo sociahsta e gh eletti della Margherita si accosteranno al gruppo liberaldemocratico? Domenica scorsa il presidente della Margherita Francesco Rutelli ha partecipato a Parigi al lancio della campagna elettorale deU'Udf, la formazione moderata del centro-destra francese guidata da Francois Bayrou. Che ha definitivamente confermato di voler lasciare il Ppe, puntando alla nascita di una consistente terza forza europea accanto a Ppe e Pse. Una prospettiva sulla quale sta lavorando da anni Rutelli e sulla quale - come rivela il "Financial Times" - si sta impegnando in prima persona proprio Romano Prodi. Nei giorni scorsi, come scrive il giornale inglese, il presidente della Commissione europea si è incontrato con il leader dei liberali britannici Graham Watson e con lo stesso Bayrou. Un incontro che sembra esser stato fruttuoso: «Ho avuto una colazione di lavoro con Prodi e Bayrou - ha raccontato Watson e sono pronti ad andare avanti: se formeremo un nuovo gruppo, probabilmente dovrà avere un nuovo nome». Secondo quanto scrive il "Financial Times" il nuovo gruppo si fonderà su cinque nuclei principali: i sodah di Prodi, i liberaleattohei francesi di Bayrou, i liberali inglesi, le formazioni regionah dell'Unione, diversi partiti dell'Est. E i Ds? Per ora stanno alla finestra. Il presidente della Commissione Uè, Romano Prodi