Quando Mancini mise in musica le indagini dell'ispettore Clouseau

Quando Mancini mise in musica le indagini dell'ispettore Clouseau DISCHI Quando Mancini mise in musica le indagini dell'ispettore Clouseau Alessandro Rosa Succede solo ai capolavori di suscitare l'identificazione immediata, senza dubbi. Magico è ciò che succede con le musiche da film; quattro note e nella mente inizia la proiezione delle scene legate a quei suom. Fra le più inconfondibili ci sono sicuramente le sequenze di basso e di sax del tema sornione della «Pantera rosa». Le creò il compositore americano Henry Mancini, di cui oggi due dischi celebrano gli 80 anni dalla nascita (16 aprile a Cleveland), i 10 dalla morte (14 giugno), nonché i 40 di quella celebre colonna sonora del film di Blake Edward e del suo stralunato ispettore Clouseau-Peter Sellers. ((Midnight, Moonlight S- Magic» (Rea, Bmg, 1 Cd) è un'antologia di 24 brani (rimasterizzati i nastri originali), «The Ultimate Pink Panther»(Rca, Bmg, 1 Cd) riunisce tutti i brani composti per i 5 film della divertente serie. Mancini è stato sì autore di memorabili colonne sonore, ma soprattutto portò le musiche da film a diventare un genere, tale da reggere anche come prodotto discografico. Iniziò tutto nel '59, quando firmò le musiche per «Peter Gunn», serie tivù ideata proprio da Blake Edwards: nell'incredulità generale il disco superò il milione di copie. Nel '61 arriva «Colazione da Tiffany», sempre per la regia di Edwards: l'intera colonna sonora e «Moon River» la canzone (firmata da Johnny Mercer) strimpellata alla chitarra da Audrey Hepbum, fruttano i primi due Oscar, cui seguiranno le statuette del '63 per «Days of wine androses» e dell'82 per «Victor Victoria». Il primo disco testimonia bene il percorso del musicista figlio di immigrati abruzzesi, che arrivò al trionfo dopo tanta gavetta, iniziando come pianista nell'orchestra jazz di Glena Miller. Mancava una buona antologia di Mancini, mentre di un altro grande delle colonne sonore, Ennio Morricone, esce un'ulteriore raccolta: ((Movie masterpieces» (Bmg, 2 Cd), con i classici bram, non solo quelli usciti su etichetta Rea. Più curiosa per le testimomanze, ma più vicma alle compilation, è l'antologia ((Nuovo cinema italiano» (Bmg, 1 Cd) con le canzoni usate per film dei gio vani registi, da Giorgia a Battiato, dai Subsonica ai Negrità. Gli estimatori di Michelangelo Antomom e dei Pink Floyd saranno felici nel trovarsi tra le mani la nuova edizione di «Zabriskie Point» (Rhino Atlantic, 2 Cd). Perché contiene tutti gli inediti e le versiom differenti non entrate poi nella colonna sonora origmale. Ad un certo punto i Led Zeppelin decisero di sfruttare la loro fama di grande band da stadio e di proporre un film e conseguente disco registrati dal vivo. Toma ora ((The song remains the same» (Atlantic) in versione Cd, testimomanza rimasta unica di quell'incendiaria furia musicale che Page e soci esprimevano sui palchi. Una sorta di «Best of live» che include eccellenti versioni di «Rock and roll», «Dazed and confuseci» (dove si ascolta Page usare un archetto per un assolo di chitarra), «Whole lotta love», e una monumentale «Stairway toheaven».

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