«Campioni nazionali», la lezione di Parigi

«Campioni nazionali», la lezione di Parigi L'ACQUISIZIONE DI AVENTIS DA PARTE DI SANOFI E' STATA UNO CHOC PER BERLINO CHE CERCA DI IMPARARE IL «COLBERTISMO» «Campioni nazionali», la lezione di Parigi Alexander Weber PROPRIO come a Hollywood. Annunciando l'esito deh' acquisizione di Aventis, il gruppo farmaceutico franco-tedesco, da parte del concorrente francese Sanofi, un settimanale ha presentato l'operazione in stile-Oscar: «e il vincitore è... Nicolas Sarkozy», il frenetico neoministro francese dell'Economia. E' difficile spiegare un' operazione come questa se non con un colpo di mano politico. Sanofi è una società più piccola che ne acquisisce una più grande e nata con ben maggiori ambizioni. Aventis era infatti il frutto della fusione tra la Hoechst e la Rhone Poulenc. Ora la piccola Sanofi, diventerà il terzo gruppo farmaceutico mondiale, leader in Europa, con sede e guida in Francia. Perché ciò avvenisse Sarkozy ha esercitato ogni pressione pohtica sul governo tedesco, ottenendo successo. E qual è è stato chiesto al capo della canceheria di Berlino, FrankWalter Steinmeier - la contropartita per la Germania? «Assolutamente nulla». Grazie anche alla capacità d'intervento dello Stato, quello che viene convenzionalmente chiamato «neo-colbertismo», in un settore economico su cinque i francesi sono riusciti ad avere una loro società come «numero uno» mondiale. Si tratta cioè di almeno dieci grandi gruppi leader in uno dei 50 settori economici più importanti. Per intenderci la Germania può contare solo su quattro leader globali. Il ruolo dello Stato in questo sforzo di affermazione dell'industria nazionale è tutt'altro che irrilevante. Spesso la Francia non si preoccupa dei divieti che le regole comunitarie oppongono al sostegno diretto delle imprese secondo logiche non di redditività. Molte volte gli altri paesi hanno infatti chiuso un occhio e hanno lasciato soh i commissari europei per la Concorren- za e per il Mercato intemo di fronte agli abusi di Parigi. Certo oggi i tedeschi, come in passato anche gh itahani, imparano a loro spese che un po' più di uniformità nei comportamenti avrebbe evitato di perdere posizioni nella classifica europea. Alla fine del 2002, per esempio, il gruppo deUe telecomunicazioni France Télécom, accumulò debiti per 70 miliardi di euro, ufficialmente diventando la società più indebitata del mondo. Solo un aumento di capitale a spese delle casse pubbliche ha consentito alla società di uscire dalla crisi finanziaria. La Commissione europea si sta occupando dell' operazione, ma pochi ritengono che, anche in presenza di sanzioni, le quote di mercato conservate da France Télécom solo grazie agli aiuti pubblici possano mai essere restituite ai concorrenti. La pazienza dei tedeschi non ha a che fare solo con l'ingenuità, cioè inettitudine, dei suoi strateghi politici. A fronte dell' operazione Sanofi-Aventis, Berlino sperava di poter garantire a Siemens di mettere le mani sul gigante malato Alstom, uno dei gruppi di bandiera francesi tra l'altro produttore di grandi turbine e del supertreno Tgv. Alstom che conta 100 mila dipendenti in tutto il mondo non può sopravvivere senza aiuti di Stato. Anche da Bruxelles è giunto un segnale di favore a un'acquisizione da parte di Siemens, che avrebbe tenuto in Europa tecnologie rilevanti. Ma il ministro colbertiano Sarkozy ha smentito le attese dei tedeschi, prospettando per Alstom una «soluzione alla francese»: banche e soldi pubblici per conservare il tricolore sulla sede del gruppo. Lo sconcerto a Berlino è molto forte, si può parlare di uno choc devastante, che potrebbe condizionare i rapporti non solo economici tra i due maggiori paesi dell'Unione europea. Ma è giusto interrogarsi su (piale sarà la risposta del cancelliere: ebbene, la prima iniziativa di politica economica di Schroeder è stata di sollecitare una rapida fusione tra le grandi banche tedesche, dichiarandosi disposto a incoraggiarla concretamente. Berhno sembra aver preso anch'essa, pur a modo suo e goffamente, la strada dei campioni nazionah. Lo spirito europeo, purtroppo, si allontana dì un altro passo. aleweb_mlt@web.de Sarkozy detta legge eancheperAlstom, finita nel mirino del gruppo Siemens, si profila una soluzione «alla francese»

Persone citate: Alexander Weber, Nicolas Sarkozy, Poulenc, Sarkozy, Schroeder, Steinmeier