Adesso tutti offrono taglie sulla testa degli «invasori» di Paolo Mastrolilli

Adesso tutti offrono taglie sulla testa degli «invasori» Adesso tutti offrono taglie sulla testa degli «invasori» Dopo Bin Laden anche i seguaci di Al Sadr promettono ricompense a chi uccide e rapisce i nemici. Due reporter polacchi uccisi da una mina Paolo Mastrolilli NEW YORK Dopo l'oro offerto da Osama bin Laden per uccidere i comandanti americani, i capi dell'Onu e i soldati della coahzione - compresi quelli italiani - ieri è arrivata anche la taglia promessa dai religiosi sciiti vicini al ribelle Muqtada al Sadr per ammazzare i militari inglesi a Bassora o catturarli. Se i rapiti sarannp donne, meglio ancora: i responsabili potranno tenerle come schiave. Lo stesso al Sadr poi ha sfidato gh americani, andando a Kufa per tenere un sermone del venerdì in cui ha accusato Bush di essere responsabile degh abusi contro i prigionieri di Abu Ghraib. Il primo attacco è venuto dalla bocca dello sceicco AbdulSattar al-Bahadli, braccio destro di Muqtada nel Sud dell'Iraq. Il religioso si è presentato nella moschea al-Hawi con un mitraghatore al fianco, incitando i tremila fedeli presenti alla guerra santa. Ha mostrato le presunte foto di donne irachene violentate da soldati britannici nelle loro prigioni, ha accusato i militari di Londra di avere violato la promessa di non pattugliare il centro di Bassora, quindi ha offerto la sua taglia: chiunque ucciderà un inglese, riceverà ima ricompensa di 100.000 dinari (circa 150 dollari); chi lo catturerà verrà premiato con 250.000 dinari (350 dollari). Chi riuscirà a catturare ima soldatessa britannica potrà tenerla come schiava. Forse sono solo parole infuriate di propaganda, ma i comandanti delle forze di occupazione hanno preso sul serio la minaccia. Nel clima di disordine che regna in Iraq, secondo loro, l'offerta di denaro per uccidere militari stranieri potrebbe attirare militanti e criminali comuni. La Cia, nel frattempo, ha confermato l'autenticità del messaggio registrato di Osama bin Laden, con la promessa di oro a chi ucciderà i capi americani, i leader dell'Onu, ' e i soldati della coahzione. L'offerta di al-Bahadli si somma a quella del capo di al Qaeda, con la differenza che viene da un religioso presente in Iraq. Poco dopo il sermone dello sceicco a Bassora, anche al Sadr ha sfidato gh americani, andando a predicare nella moschea di Kufa. Il religioso sciita ha subito attaccato le forze di occupazione. «Noi - ha detto - non vi permetteremo di controllarci. Prima o poi sarete costretti ad andarvene». Poi Muqtada ha sfruttato la polemica del momento: «Voi consentite ai vostri soldati di bastonare i prigionieri iracheni con i calci dei fucili. Quale giustizia è questa? Quale umanità? Che tipo di libertà e democrazia possiamo aspettarci da voi, quando vi divertite così tanto a torturare i detenuti iracheni?». Quindi, come aveva già fatto in passato, al Sadr si è rivolto direttamente al presidente americano, per bocciare le sue scuse: «Io questo dico a Bush: le tue dichiarazioni non sono abbastanza. I responsabili devono essere puniti nella stessa maniera». Il giovane rehgioso era avvolto nel tessuto bianco che si usa per foderare le bare, a dimostrare di essere pronto al martirio. E il suo portavoce Ahmed Shibani ha avvertito: «Se uccideranno Muqtada, abbiamo altre figure come lui. Lui è pronto a morire. Il martirio è qualcosa che Bush o Rumsfeld non potranno mai ottenere». Gh americani hanno lasciato passare al Sadr, come avevano già fatto in altre occasioni, per rispettare il venerdì della preghiera. Le loro truppe comunque restano schierate intomo a Najaf, Karbala e Kufa, pronte a intervenire e scatenare la caccia al religioso ribelle. Ieri gh scontri sono continuati soprattutto a Karbala, dove giovedì gli americani avevano distrutto la sede della milizia al Mehdi, fondata da al Sadr. Nei combattimenti, che hanno coinvolto pure alcune zone dell'altra città sacra di Najaf, sarebbero morti circa venti iracheni. Anche due giornalisti della televisione polacca sono stati uccisi a Mahmudiya, mentre viaggiava¬ no da Baghdad verso le città degh scontri. Sono Waldemar Milewicz e Mounir Bouamrane, impiegato a Varsavia ma di origini algerine. A Baghdad intanto è arrivato l'inviato dell'Orni Lakhdar Brahimi, per cominciare le discussioni sulla formazione del nuovo governo in vista del passaggio dei poteri a fine giugno. La taglia messa da bin Laden sulla sua testa ha costretto i comandanti americani ad aumentare le misure di sicurezza e limitare i suoi movimenti. Il corpo senza vita del giornalista polacco nell'auto caduta in una imboscata