«Sono responsabile, chiedo scusa agli iracheni»

«Sono responsabile, chiedo scusa agli iracheni» RUMSFELD DAVANTI ALLA COMMISSIONE DEL SENATO «Sono responsabile, chiedo scusa agli iracheni» Il segretario alla Difesa: «Non mi dimetto per una polemica strumentale» SIGNOR presidente, signori della Commissione, nei giorni scorsi c'è stato un grande dibattito sulla responsabilità per le terribili vicende accadute ad Abu Ghraib. Queste cose sono capitate sotto la mia vigilanza e come segretario alla Difesa me ne assumo interamente la responsabilità. E' mio dovere valutare ciò che è successo, assicurare alla giustizia chi ha sbagliato e fare sì che non accada mai più». LE SCUSE Sto malissimo pensando a ciò che accaduto a quei detenuti iracheni. Sono esseri umani, sotto la custodia degh Stati Uniti e il nostro Paese ha l'obbligo di trattarli correttamente. Non l'abbiamo fatto e mi scuso profondamente con coloro che sono stati maltrattati da membri delle Forze armate americane. Ciò contrasta con i valori del nostro Paese ed è fondamentalmente antiamericano». UN DANNO PER GLI USA «Sono profondamente rammaricato per il danno che è stato fatto. Primo alla reputazione degh uomini e delle donne che servono con onore le forze armate...Secondo al presidente, al Congresso e agh americani...E infine alla reputazione del nostro Paese. È importante che il popolo americano e il mondo sappiano che, se queste azioni terribili sono state commesse da un ristretto numero di militari, sono state portate alla luce dalle azioni onorevoli e responsabili di altri militari. Primo, «Joseph Darby che ha avvertitole autorità competenti. Secondo, «coloro nella catena di comando che hanno agito prontamente» LE REGOLE Il senatore democratico Hillary Clinton chiede: «Nelle carceri i soldati erano istruiti sulle norme previste dalla Convenzione di Ginevra? «Ai militari americani di guardia alle carceri irachene assicura Rumsfeld - è stato ordinato di rispettare la Convenzione di Ginevra», assicura Rumsfeld. L'INDAGINE «Vogho informarvi delle misure prese e in via di definizione. Ma prima lasciatemi dire che ciascuno di noi a questo tavolo ha responsabilità al dipartimento della Difesa, dunque vogliate comprendere che se le risposte alle domande saranno misurate è solo per garantire che le indagini in corso non siano messe in pericolo e per tutelare i diritti degli accusati». Annuncio oggi la nomina di alcuni ex ufficiali di rango cui sarà chiesto di esaminare l'andatura, l'ampiezza e la completezza deUe indagini in corso e determinare se siano necessarie altre inchieste o studi. Sarà chiesto loro di riferire entro 45 giorni dall'inizio dell'attività». Al senatore democratico Cari Levin, che domanda ripetutamente : «Fino a quale grado sarà accertata la responsabilità?»,risponde infine: «Si risalirà a tutta la catena di comando». L'AUTOCRITICA «Dopo l'il settembre abbiamo cercato di adeguarci alla nuova realtà, considerando che siamo in tempo di guerra e nell'era deU'informazione. In questi tre anni abbiamo individuato molte aree in cui erano necessarie correzioni e le abbiamo apportate. Ora purtroppo ne abbiamo trovato un'altra. Vogho essere chiaro: non ho capito quanto fosse importante esporre un argomento di tale gravità ai livelli più alti, inclusi il presidente e il Congresso». L'INDENNIZZO «Sto cercando il modo di assicurare un risarcimento adeguato a quei detenuti che hanno subito tah brutah abusi e crudeltà...è la cosa giusta da fare». CI SONO ALTRE PROVE Dalla sala un contestatore chiede: «Che cosa ci dice degh altri abusi commessi in Iraq?» «Oltre alle foto già note degh abusi ammette Rumsfeld - ce ne sono altre che ritraggono violenze fisiche nei confronti dei prigionieri, azioni che possono essere descritte solo come sadiche, crudeli e disumane. Ci sono molte altre foto e anche anche alcuni video. Il Congresso, gh americani e il resto del mondo devono saperlo». LA DEMOCRAZIA VINCE «Nonostante il terribile colpo. questa è anche un'occasione per dimostrare al mondo che la differenza fra coloro che credono nella democrazia e nei diritti umani, e coloro che si affidano al terrorismo. Noi diamo valore alla vita umana, crediamo nella libertà individuale e nella legge. Per questo mandiamo all'estero uomini e donne, per proteggere quei valori. Ed è parte del nostro compito garantire che gli scandali non siano nascosti ma svelati, indagati e che i colpevoli siano assicurati alla giustizia. Al mondo dico: guardate come gli americani, come una democrazia affronta i comportamenti sbagliati e lo scandalo, il dolore di ammettere e correggere i nostri stessi errori e le nostre debolezze. Diciamo al mondo: cercheremo di fare del nostro meglio, per quanto imr perfetto possa essere». IL RITARDO E IL SILENZIO «Perché sono state esercitate pressioni sulla Cbs per evitare la divulgazione delle immagini?», domanda la senatrice repubblicana Susan Collins. «Nessuno al Pentagono aveva visto quelle immagini aberranti - replica Rumsfeld - Sono state fatte da persone che hanno usato camere digitali che le hanno passate, violando la legge, alla stampa prima ancora che noi l'avessimo viste. Chiedemmo alla Cbs di rinviarne la diffusione, ma hon per insabbiare uno scandalo. Lo abbiamo fatto perché eravamo preoccupati per le truppe. Non era il momento adatto, con tutto quello che stava succedendo in aprile in Iraq». DEMOLIRE ABU GHRAIB Al senatore repubblicano John McCain, che domanda: «Non pensate che il carcere di Abu Ghraib sia da abbattere, Rumsfeld replica «Non è una cattiva idea,ma credo spetti agli iracheni decidere». NIENTE DIMISSIONI «Non c'è bisogno di dirlo: se. sapessi di non poter svolgere il mio compito in modo efficace, mi dimetterei in un minuto. Ma non lo farò semplicemente perché qualcuno sta cercando di trasformare tutto questo in un caso politico». Pubblichiamo ampi stralci della testimonianza resa dal segretario alla Difesa Donald Rumsfeld davanti alla Commissione Difesa del Senato, che è durata oltre due ore, interrotta da contestazioni, e si è risolta in una piena assunzione di responsabilità. Il capo di Stato Maggiore americano, generale Richard Myers (a sinistra), e il Segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, giurano prima di testimoniare davanti alla Commissione L'autorevole settimanale britannico The Economist è uscito ieri chiedendo in copertina le dimissioni di Donald Rumsfeld

Luoghi citati: Ginevra, Iraq, Stati Uniti, Usa