Dopo 60 anni ricompare il caduto senza nome

Dopo 60 anni ricompare il caduto senza nome FORNO D\ COAZZE EB MANI LA SOLENNE CERIMONIA ALL'OSSARIO DELLA VALSANGONE PRESENTE L'AMBASCIATORE SLOVACCO Dopo 60 anni ricompare il caduto senza nome La memoria restituisce un'altra pagina della guerra partigiana sulle montagne della provincia torinese: Dopo sessant'anni, tra i nomi dei caduti sepolti nella fossa comune di Forno di Coazze, apparirà anche quello di Luigi Zelioli. E' stato lo storico Mauro Sonzini a risalire all'identità della vittima, un giovane cremonese di 23 anni: il sindaco di Goazze, Grazia Gerbi, in via provvisoria, ha fatto aggiungere la scritta e successivamente prowederà, a far riscrivere il nome su un cippo. Domani sarà presente per la prima volta anche l'ambasciatore della Repubblica slovacca per ricordare i caduti della lotta partigiana del suo paese che hanno combattuto fianco a fianco con gh itahani ed ora sono sepolti nel cimitero di guerra tra i monti dell'alta Val Sangone. Jozéf Mikolosko sarà ricevuto in forma ufficiale questa mattina nella sala consiliare del Municipio. Da sessant'anni, autorità, ex combattenti, delegazioni straniere e semplici cittadini raggiungono nel mese di maggio la località di Forno per ricordare i caduti della fossa comune e del cimitero di guerra. Dalla Slovacchia è giunto anche un gruppo di parenti dei caduti, che si sono recati nel piccolo centro della Val Sangone per conoscere la storia dei loro cari. Nel 1997 il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro dopo aver conferito la medaglia d'argento al Comune di Giaveno, volle recarsi a Forno per ricordare quei giovani valorosi. Il programma della manifestazione prevede alle 9,30 raduno dei labari e delle delegazioni sulla piazzetta di Forno; 9,45 corteo alla fossa comune, seguirà la commemorazione dei caduti e la posa di una lapide a ricordo del partigiano Cesare Ramo Tornani e una per Luigi Zelioli. Alle 10,30 messa all'ossario e interventi delle autorità. Sono previsti i discorsi del segretario nazionale ds Piero Fassino, figlio del comandante partigiano in Val Sangone, Eugenio Fassino; del vicepresidente del Consiglio regionale Lido Riha, dell' ambasciatore Jozéf Mikolosko, del sindaco di Grottafeirata e di un familiare di un caduto della valle.

Luoghi citati: Coazze, Comune Di Giaveno, Slovacchia