Nei guai le piccole Thelma e Louise

Nei guai le piccole Thelma e Louise A13 E17 ANNI SCIPPAR Nei guai le piccole Thelma e Louise Massimiliano Peggio GIOVANISSIME: jeans alla moda, zainetti «Seven» e «Invicta», scarpe da ginnastica. Amiche per la pelle: 13 e 17 anni. Ieri mattina hanno «tagliato» da scuola per scippare una donna di 83 anni in piazza Bengasi, alle spalle del mercato rionale. «Volevo fare un po' di soldi, per dispetto alla mamma, per dimostrare che non ho bisogno di lei e ho coraggio», ha detto la più piccola, aspettando i genitori nel comando della polizia municipale di Moncaheri. I soldi per un vedeofonino nuovo, per comprare una scheda da 55 euro e «(bruciarla» in mezza giornata tra sms e telefonate ai «tipi». Occhi scuri, capelli lunghi, un viso acqua e sapone, classe terza media. Una ragazzina che parla di sé come una donna vissuta. «Ho certi giri con gh amici, che nemmeno potete immaginare: mi hanno fatto rubare delle cose ma non mi hanno mai beccato». Tira su le spalle, e vantandosi aggiunge: «Esco di sera tre volte la settima: il martedì, il venerdì e il sabato. Non tomo mai prima di mezzanotte». L'altra ragazza, più impaurita, di fronte agh agenti ha negato tutto: «Stavo telefonando, non ho visto cosa stava facendo la mia amica. Lo giuro non c'entro nulla con lo scippo». Tante parole, nemmeno una lacrima. Sono state fermate subito dopo lo scippo dalla gente attomo al mercato, attirata delle grida della donna derubata, R.O., classe 1921, di Moncaheri. «Avevo il portafogli in mano, ero andata a fare la spesa», racconta aspettando di firmare la denuncia e sbuffando per la perdita di tempo. «All'improvviso ho visto una ragazza corrermi incontro come una fùria: mi ha afferrato il portafogli ed è fuggita via». Ha raggiunto l'amica che le, reggeva lo zaino, e insieme hanno cercato un posto sicuro per nascondersi. Ma le urla della pensionata hanno mobilitato i passanti: una guardia giurata in borghese, un giovane marocchino venditore di sigarette di contrabbando, un agente della polizia municipale di pattuglia nel quartiere. «Sono stati tutti bravissimi, mi hanno aiutata, ero sconvolta in quel momento», dice la donna. Il portafogli, contenente poco più di 50 euro, è stato recuperato e restituito. La ragazzina più piccola, 13 anni, si è addossata tutte le colpe, reggendo il gioco, consapevole di non essere punibile per la legge italiana. Un reato grave, equiparato quasi alla rapina, le hanno fatto osservare gh agenti. «E' allora? E' stata una sfida, poteva andare megho». Mamma e papà, avvisati da un ispettore, sono rimasti senza parole. «Ma era a scuola, non può essere stata lei». Al comando, la conferma. «Perché l'hai fatto? Non ti manca nulla: hai bisogno di più soldi? Eccoli. Hai solo da chiedere». Nemmeno un rimprovero, solo altri compromessi. Le due ragazze sono state affidate alle rispettive famiglie, evitando alla fine una denuncia. «Per la più grande non ci sono prove, la più piccola non è perseguibile». Per questa volta alle due è andata bene. Forse è l'ultima occasione: sprecarla potrebbe costare caro.

Persone citate: Louise Massimiliano Peggio