Simoni e Garzelli, attenti a quei due di Giorgio Viberti

Simoni e Garzelli, attenti a quei due CON IL CRONOPROLOGO DI GENOVA SCATTA OGGI IL GIRO D'ITALIA. I PROTAGONISTI ANNUNCIATI SVELANO IL LORO PIANO DI BATTAGLIA Simoni e Garzelli, attenti a quei due Cuneqo è la stella emergente Giorgio Viberti Inviato a GENOVA Simoni e Garzelli. Garzelli e Simoni. L'870 Giro d'Italia, che parte oggi con un breve cronoprologo (6,9 km) nel centro storico di Genova per assegnare la prima maglia rosa, è bloccato nel pronostico dalla sfida che ha infiammato le ultime corse rosa. Gilberto Simoni, 32enne trentino di Palù di Giovo, ha fatto il bis nell'edizione 2003 dopo il primo urrahnel 2001. Stefano Garzelli, 31 enne varesino, si impose invece nel 2000. Entrambi stavano duellando ai vertici anche nel 2002, prima di essere esclusi dalla corsa con l'accusa di doping in seguito a due distinte e grottesche vicende (il Giro andò a Savoldelli). Dopo le imprese di Pantani a fine Anni Novanta, la corsa rosa ha dunque trovato i suoi nuovi protagonisti in questi due corridori diventati leader dopo anni di gregariato, complesse vicende personali e tanta fatica mal ricompensata. Alla vigilia della loro ennesima sfida, Garzelli pare più rodato. Nel 2004 ha già conquistato la Vuelta Aragona, una tappa al Giro di Romandia, si è fatto vedére sulla Redoute della Liegi Bàstogne Liegi e punta tutto sul Giro. Simoni è invece partito più lentamente, volendosi riservare forze fresche anche per il Tour, un vecchio pallino. Non ha ancora vinto, pur offrendo qualche spunto incoraggiante nel Giro del Trentino e nell'Appennino, dove però è stato battuto e oscurato dal giovane compagno di squadra Cunego. Proprio quest'ultimo e l'ucraino Popovych sembrano le sole alternative alla coppia favorita per arrivare in rosa a Milano domenica 30. Tutti indicano Simoni e Garzelli come netti favoriti: che cosa ne pensano i due interessati? Simoni: «Se Popovych è ancora cresciuto rispetto all'anno scorso, saranno problemi per tutti». Garzelli: «Popovych non è il solo ad avere chance di podio: ci sono il giovane Cunego, lo sloveno Valjavec, l'esperto Noè, l'altro ucraino Gontchar». Qual è la condizione attuale, rispetto all'anno scorso? Simoni: «Sono partito più piano e faticherò un po' all'inizio. Ma potrei ritrovarmi meno logoro nell'ultima settimana, quella decisiva. Ho buone sensazioni». Garzelli: «La forma è simile al 2003, però ho corso di più e la migliore condizione muscolare mi tornerà utile sulle montagne conclusive». Come giudica il suo rivale diretto? Simoni: «Garzelli quest'anno ha già vinto e sta megUo di me. Dovrò stare attento nei due arrivi in sahta della prima settimana». Garzelli: «Simoni sarà certamente al top negli ultimi giorni, quando affronteremo le grandi montagne. Per questo devo cercare di guadagnare qualcosa fin dall'inizio». Quale potrà essere la tappa decisiva? Simoni: «Non ne ho proprio idea, davvero. L'arrivo in salita a Como alle Scale, nella terza tappa, è un fantasma per tutti. La cronometro ( 13a, ndr) sarà già importante. Poi naturalmente le montagne finali». Garzelli: «Dalla cronometro di Trieste in poi potrà succedere di tutto. Su Gavia o Mortirolo, chi trova la giornata storta rischia di perdere anche 20'. Ma attenti alla Presolana, nella penultima tappa». Quale frazione la stimola di più? Simoni: «Sono curioso di vedere come finirà martedì a Como alle Scale. Per me arriva un po' presto, ma se andassi già bene iì...». Garzelli: «La penultima tappa, che si conclude sulla Presolana dopo aver superato Mortirolo e Vivione. E mi piace anche l'arrivo del giorno prima a Bormio 2000, dopo Tonale e Gavia. Lassù vogho far bene». Garzelli non avrà più il fido Mazzoleni, passato dalla Caldirola proprio alla Saeco dì Simoni: quanto incideranno le squadre? Simoni: «Siamo davvero un gruppo fortissimo. Parlerete più della Saeco che di me». Garzelli: «Ho perso Mazzoleni, ma ho acquistato Tonkov che di Giri se ne intende (il russo fu 10 nel '96 e 2'nel '98, ndr). La mia è una buona squadra, anche se la Saeco è la migliore sulle grandi salite». C'è l'incognita Cunego: sarà fedele gregario di Simoni o vorrà fare anche la propria corsa per puntare al podio? Simoni: «Conosco Cunego e di lui mi fido. Del resto andava forte già l'armo scorso e il Giro lo vinsi io. Sarà il nostro jolly». Garzelli: «Non credo proprio che Simoni avrà problemi dal suo gregario. Magari!». Stefano Garzelli e Gilberto Simoni ripeteranno nell'S?0 Giro d'Italia la sfida che li ha visti tra i protagonisti un anno fa