Quella partita nel carcere di Rebibbia di Bruno Bernardi

Quella partita nel carcere di Rebibbia Quella partita nel carcere di Rebibbia Bruno Bernardi INDIMENTICABILE telecronaca in carcere, a circuito chiuso, di una partita di calcio. Al microfono Nando Martellinì, piazzato dietro una delle due porte, a bordo campo, come ai tempi eroici del debutto di Nicolò Carosìo negli Anni 30. Accadde a Rebibbia, un caldo mattino di primavera, in occasione della sfida tra la Nazionale giornalisti e una rappresentativa di detenuti. Una sfida con scopi umanitari. C'ero anch'io, insieme con altri colleghi, da Sandro Ciotti, grande radiocronista recentemente scomparso, a Nello Governato, ex capitano della Lazio che, all'epoca, scrivevaper Tuttosport in attesa di diventare ds di Bologna, Juventus, e poi tornare al suo vecchio club biancoceleste come manager. Fu un privilegio essere teleraccontati da Nando. Una giornata davvero speciale per tutti. Per noi cronisti sportivi, per i nostri avversari e per Martellinì che accettò con entusiasmo di vivere un'esperienza diversa e, per certi aspetti, unica. Perdemmo nettamente. I detenuti, da tempo in... ritiro collegiale, erano più in forma. Il risultato contava poco o nulla. Ci divertimmo nonostante il campo stretto, in terra battuta, e il sole a picco. E si divertì anche Nando Martellini a descrivere le azioni di gioco (si fa per dire) che le due squadre offrivano ai pochi privilegiati presenti e a quelli che seguivano la gara nei vari bracci dell'istituto di pena. Poi, tutti insieme, festeggiammo l'evento con pasticcini e bibite offerte dalla direzione. Nando, popolarissimo, brindava, firmava autografi e si concedeva alle «interviste» dei secondini e dei calciatori residenti a Rebibbia, affamati di notizie sui loro campioni, quelli veri, che potevano vedere solo in tv. Come noi, Martellini aveva contribuito, per qualche ora, a rendere meno pesante il soggiorno di molti inquihni del carcere. Lo guardavo ammirato. Era febee, come quando aveva raccontato «el partido del siglo» tra Italia e Germania Ovest all'Azteca di Città del Messico nel '70, e come lo avrei visto, qualche anno dopo, nella notte magica di Madrid '82, celebrare l'Italia tre volte campione del mondo, con lo stile appassionato ma sobrio ed elegante, da autentico giornalistagentleman del microfono.

Persone citate: Nando Martellini, Nando Martellinì, Nello Governato, Nicolò Carosìo, Sandro Ciotti

Luoghi citati: Bologna, Città Del Messico, Germania Ovest, Italia, Juventus, Lazio, Madrid