Egizio, Donadoni a processo

Egizio, Donadoni a processo I LAVORI DI ADEGUAMENTO, APPROVATI E FINANZIATI, NON SONO PARTITI PER ANNI Egizio, Donadoni a processo La sovrintendente nei guai per l'antincendio I soldi, poco più di un miliardo di lire c'erano, ed erano stati stanziati dal ministero dei Beni Culturab nel giugno del 1998. Ed anche il progetto era pronto, approvato pure dai tecnici dei vigili del fuoco. Ma i lavori di adeguamento alle norme anti incendio del Museo egizio, per anni sono rimasti al palo. Nonostante lo stesso ente che aveva erogato il denaro avesse chiesto per cinque volte notizie ai responsabib della struttura. Ora, per quei ritardi, scoperti dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello nel corso di un'indagine decollata due anni fa, sulla sicurezza all'interno di strutture pubbliche, la sovrintendente dell'Egizio, Anna Maria Roveri Donadoni è stata rinviata a giudizio per omissione dolosa di cautele antifortunistiche. In pratica, si dice, i lavori che dovevano essere fatti per garantire ai visitatori la possihiità di fuga in caso di incendio, non sono stati, volontariamente, completati. Il progetto, salvo alcune pre| scrizioni decise dei vigili del fuoco, era perfetto e prevedeva nove interventi di fondamentale importanza. Si andava dalla separazione, attraverso porte tagliafiamma, dei locali dell'Egizio da quelli delle altre strutture confinanti (la Galleria Sabauda e l'Accademmia delle Scienze) alla sistemazione di segnalatori luminosi dei percorsi di fuga, tutto questo senza dimenticare il montaggio di avvisatori di pericolo con allarme ottico - acustico, e la realizzazione di un impianto antincendio «a pioggia» nella parte museale che è adibita a magazzino delle mummie e dei papiri. La Direzione del Museo, all'avvio dell'inchiesta e dopo la decisione dei pompieri di non consentire l'accesso a più di 100 visitatori alla volta, aveva effettuato gli interventi più urgentL Una scelta che aveva permesso, qualche mese più tardi, di innalzare il limite a 600 visitatori alla volta, risolvedo il problema delle code chilometriche che si formavano ogni giorno in via Accademmia. L'inchiesta sul museo Egizio (che aveva coinvolto anche la Galleria Sabauda e l'Accademmia delle Scienze) era iniziata in seguito ai misteriosi malori che, nel 2002, avevano «falcidiato» alcune classi in visita all'Egizio, provocando capogiri, nausee e svenimenti. Indagando su questo fenomeno gli ispettori della Procura si sono imbattuti nella carenza di misure di sicurezza, rigidissime per musei, pinacoteche ed edifici storici. ll.pol.1 Anna Maria Roveri Donadoni

Persone citate: Anna Maria Roveri Donadoni, Donadoni, Raffaele Guariniello