La Fed rinvia l'aumento dei tassi

La Fed rinvia l'aumento dei tassi GREENSPAN LASCIA INTENDERE CHE IL COSTO DEL DENARO IN USA POTREBBE SALIRE ENTRO AGOSTO La Fed rinvia l'aumento dei tassi Lo spagnolo Rato eletto alla guida dell'Fmi WASHINGTON La Federai Reserve americana, come previsto alla vigilia, non tocca il costo del denaro, lasciandolo al livello più basso degli ultimi 46 anni, ma ha cominciato a sgomberare la strada verso una stretta monetaria a breve, magari alla riunione del Federai Open Market Market in programma il 29 e il 30 del prossimo mese. Dopo l'annuncio il dollaro ha perso terreno con l'euro che è balzato a 1,21 contro il biglietto verde. Sempre a Washington, ieri l'ex ministro delle Finanze spagnolo Rodrigo Rato è stato scelto dai 24 membri del consiglio d'amministrazione come nuovo direttore generale del Fondo monetario intemazionale. Succede nella carica a Horst Kohler; a suo favore si erano espressi l'Europa e molti Paesi dell' America Latina. L'altro candidato era l'egiziano Mohamed ElErian. Per tornare ai tassi americani, il Fomc, braccio della Banca Centrale che determina la politica monetaria, è immobile dal 25 giugno del 2003 - quando assestò il tredicesimo taglio consecutivo al costo del danaro, portandolo all'1%. Anche ieri ha scelto di lasciare invariati i tassi di interesse cambiando, però, il tono delle sue considerazioni, in modo da preparare gli investitori ad un rialzo considerato oramai irrinunciabile. «Il corso accomodante della politica monetaria accoppiato ad una crescita consistente nella produttività - si legge nel comunicato emesso a fine riunione del Fomc - sta fornendo un supporto importante all'attività economica». Tuttavia, viene osservato, «a questo punto, con una inflazione bassa e un allentamento nell'uso delle risorse», il Fomc ritiene che la politica accomodante «possa essere rimossa» ad una velocità ancora da definire. D'altronde, già negli ultimi due meeting - il 28 gennaio e il 16 marzo scorsi - gli uomini del Federai Open Market Committee avevano abbandonato il concetto secondo il quale la soglia dell'l% può «essere mantenuta per un periodo considerevole» virando verso un più aperto «il Fomc può essere paziente nel rimuovere la sua politica»: con le parole pronunciate ieri, la Fed mette bene in chiaro come il richiamo alla pazienza possa essere superato poiché, viene osservato nella nota, «la produzione sta continuando ad espandersi a un tasso solido e le assunzioni appaiono essere salite». Riflessioni quasi scontate di fronte a una ripresa dell'economia fluida sin dalla seconda metà del 2003 e rafforzata da un prodotto interno lordo in costante tenuta, passato dallo stellare + 8,2^0 del terzo trimestre 2003 agli ottimi +4,l% dell'ultimo trimestre 2003 e 4-4,20Zo del primo scorcio del 2004. Numeri decisamente positivi, cui vanno aggiunti la recente risalita del mercato del lavoro (con i suoi 308.000 nuovi posti creati a marzo comunque da comprovare con il risultato di aprile) e il beve progresso dell'inflazione ^0,507o a marzo) che, anche se rimane «ben contenuta sulle prospettive a lungo termine», pare avere scalzato definitivamente lo scenario deflazionistico dello scorso anno. In linea con la tradizione quindi sfumato nei toni e aperto alle valutazioni degb esperti - il comunicato del Federai Open Market Committee ricalca, in qualche modo, il pensiero del presidente della Federai Reserve, Alan Greenspan, il quale nel corso di una recente audizione innanzi al Congresso degli Stati Uniti - aveva osservato come «a un certo punto i tassi di interesse dovranno salire» in modo da tutelare gli equilibri finanziari di fronte a possibili pressioni sui prezzi e da mantenere la pohtica monetaria coerente con il passo tenuto dal¬ l'economia. «Guardando avanti - aveva spiegato ai parlamentari - le prospettive per una crescita economica solida nel prossimo periodo sono buone. In aggiunta - aveva commentato -le politiche fiscali continueranno a sostenere le spese domestiche sino alla fine dell'armo»: condizioni più che sufficienti per alzare, a breve, il livello dei tassi. Adesso, archiviata la decisione del Fomc, analisti ed esperti possono aprire le scommesse sulla data che la Fed sceglierà per assestare la sua stretta monetaria. Due, in particolare, gh orientamenti di fondo. Il primo ritiene possibile un rialzo dei tassi già alla riunione del Federai Open Market Committee in calendario il 29 e il 30 giugno prossimi, se i dati sull'occupazione di maggio e aprile saranno positivi. Il secondo, invece, data il rialzo non prima della fine di agosto quando - tenutasi la convention repubblicana a New York - si avranno le idee più chiare sulla corsa alla Casa Bianca. [r. e. s.J I presidente della Fed, Alan Greenspan

Persone citate: Alan Greenspan, Greenspan, Horst Kohler, Mohamed Elerian, Rato, Rodrigo Rato

Luoghi citati: America Latina, Europa, New York, Stati Uniti, Usa, Washington