Fede: un cancan nocivo di R. R.

Fede: un cancan nocivo Fede: un cancan nocivo «Situazioni assurde, meglio fermarsi Lo ripeto da quindici giorni» ROMA «La richiesta di sbenzio stampa è sacrosanta. Io, poi, la pratico da giorni». Emilio Fede ha le idee chiarissime. Non è che ha accettato la richiesta di silenzio stampa di Berlusconi: l'ha, in qualche modo, anticipata. Ha spiegato ai suoi telespettatori che non darete notizie sugli ostaggi? «Stasera? No. E' da cjuindici giorni che ho detto in video che tutto b cancan sugb ostaggi andava contro i loro interessi, contro le trattative. E anche che era assurdo, passato b primo impatto, continuare a tormentare opinione pubbbca e famibari. Le bandiere e non le bandiere, la marcia, la preghiera a piazza San Pietro che diventa la marcia di Bertinotti...Tutto assurdo, tutto grottesco. Megbo fermarsi». Però i familiari, grazie alle televisioni, forse si sono sentiti meno soli. Il 22 aprile, Antonella Agbana aveva detto dì non volere il silenzio stampa. Così non ci sì dimenticherà degb ostaggi? «Ma no. Dimenticarsene in televisione non vuol dire che chi sta lavorando per bberarb non continui a darsi da fare. Certo, non si può condizionare b paese a questa vicenda. Questi tre ostaggi sono tre itabani che a loro rischio e pericolo sono andati in Iraq: siamo impegnati moralmente a difenderb, ma non esiste mettere in ginocchio b Paese, il govemo. Io andrò ad oltranza. Guardi che poche sere fa al telefono Scelb mi aveva detto cbe si era a un passo daba liberazione. E invece, non mi ricordo su che canale, sono stati un'ora sul nuba. Con che risultato?)». r [r. r.]

Persone citate: Antonella Agbana, Berlusconi, Bertinotti, Emilio Fede

Luoghi citati: Iraq, Roma