Roddick, il super eroe di Omaha sfida Federer

Roddick, il super eroe di Omaha sfida Federer TENNIS: E' SCONTATO ILTEMA DEGLI INTERNAZIONALI D'ITALIA CHE SCATTANO OGGI. SEPPI PARTE DALL'AUSTRALIANO HEWITT Roddick, il super eroe di Omaha sfida Federer Stefano Semeraro SONO morti in tre, nell'incendio del Parco dei Principi di Roma, l'hotel ufficiale degli Intemazionali d'Italia, e la tragedia ha accarezzato sinistramente il tomeo che comincia oggi. Lumeggiando, peraltro, anche lati sconosciuti dei tennisti: pensate ad esempio Andy Roddick, il super-boy di Omaha che nell'alba di fuoco di sabato ha aiutato alcuni ospiti dell'albergo a mettersi in salvo sul tetto dell'albergo, in attesa che arrivassero i soccorsi. Poteva essere altro che americano, l'eroe della situazione? Marat Satin e il suo coach sono usciti scossi dall'alba di fuoco, il nostro giovane talento Seppi ci ha rimesso fortunatamence solo tutte le racchette. L'altro azzurro Volandri e l'olandese Schalken sono rimasti barricati per lunghi minuti sul terrazzo, con la camera invasa dal fumo. Ma da oggi se Dio vuole si gioca, e le nuove paure saranno per fortuna solo agonistiche, facilmente esorcizzabih. Un po' bruciacchiato il tomeo lo è anche per le assenze: è fuori Andre Agassi, che ormai usa misure da farmacista nel concedersi alle gare, fuori sono gli attesi Ferrerò, Kuerten, Nadal e Coria, fuori due comprimari di lusso come il marocchino El Aynaoui e lo yankee Mardy Figh. Le assenze più sgradevoli sono proprio quelle dell'argentino Coria e dello spagnolo Ferrerò, indubbiamente oggi i più forti del mondo sulla terra, che però sono reduci da infortuni e virus, e non vogliono rischiare di saltare anche Parigi, fl tennis di oggi è anche questo: un continuo entrare e uscire da infermerie e sale chirur-. giche, alternando grandi exploit e grandi ferite. Tiriamo avanti: il nostro mighor tomeo subisce sorte comune a molte altre prestigiose astanterie tennistiche. Consoliamoci dunque con il super-eroe Roddick e con Roger Federer, lo splendido numero imo del mondo, i due più quotati ospiti degli Intemazionali. Roddick, n.2 Atp, passa per un «cementare», ma ha vinto già tornei sul rosso - Atlanta, Houston, St Poelten -, e cerca a Roma un allenamento di lusso, come del resto anche l'uomo che gli ha strappato il trono, Federer appunto, uno che sulla terra ha già trionfato ad Amburgo, e che ran: no scorso, prima di rivelarsi definitivamente a Wimbledon, ha sciaguratamente consegnato la finale del Foro ad uno dei tanti orchi da rosso spagnoli, Felix Mantilla. Fra di loro il terzo incomodo è Marat Safin, altro ex-number one, che ha raggiunto le semifinali a Montecarlo e che dopo un anno di semivacanza, trascorso per lunghi tratti a curarsi il polso, progetta di riprendersi il reame, cominciando proprio da Roma e da Parigi. A tallonare i magnifici tre sono le orde ibero-gauche, capitanate da questo lato dell'Atlantico da Carlos Moya e da quell'altro da David Nalbandian, quindi il tonico teutonico Schuettler e l'integralista inglese dell'attacco Henman, più una pletora di outsider che lasciano giusto qualche cantuccio alle speranze patrie, stipate quasi per intero in Filippo Volandri. «Filo», sceso al n.53 Atp dopo la sconfitta al primo turno cu Montecarlo, ma che quando è in forma vale un posto fra i top-ten del rosso, dovrebbe ormai essere uscito dalla convalescenza, e punta a replicare almeno i quarti raggiun¬ ti lo scorso anno. Il sorteggio, cattivo, gli ha regalato però al primo turno il tedesco Kiefer, un ex top-10 che dopo aver perso in Australia proprio con Volandri ha recuperato tono e risultati. Anche agli altri azzurri, entrati in tabellone o grazie a wild card (gli inviti degli oiganizzatori), o attraverso le qualificazioni, è andata maluccio con l'urna. Sanguinetti, dopo il ritiro dell'ultima ora dell'argentino Calieri, ha lo spagnolo David Ferrer, Stefano Pescosolido incontra Safin, Seppi l'ennesimo ex-n. 1, l'australiano Hewitt, mentre il neo-davisman Di Mauro ha pescato il tailandese Srichaphan e a Dell'Acqua, l'unico qualificato, è toccata la testa di serie n.8, il cileno Massu. Fra una settimana scenderanno in campo le donne, con le quali l'Italia ha sulla carta migliori chance, ma chi vuole a Roma si potrà ricreare anche con i «vecchietti»: da venerdì 7 a martedì 11 saranno in scena nel tomeo over 35 anche Wilander, Cash, McEnroe, Camporese, Muster, Korda, Cane e Noah. Tennis d'altri tempi, in tutti i sensi.