Voglia di matricole in Borsa di Ugo Bertone

Voglia di matricole in Borsa IN GERMANIA LA PRIMA IPO (POSTBANK) DOPO DUE ANNI Voglia di matricole in Borsa Google infiamma gli Usa, Milano aspetta Terna Ugo Bertone Tutti pazzi per Google. Il motore di ricerca più famoso del mondo ha dato il via all'operazione di collocamento più annunciata e attesa nella storia recente deUe Borse. E va detto che le sorprese, fin dall'inizio, non mancano. Di numeri, per la verità, gh azionisti di Google ne hanno rivelati pochini, almeno per ora. Si sa che l'azienda ha guadagnato 105,6 mihoni di dollari al 31 dicembre scorso, contro i 99,7 di un anno prima (e i 7 mihoni del 2001, primo anno di utili). Il fatturato, nello stesso periodo, è salito da 347,8 a 961,9 mihoni. Dall'offerta al pubblico i fondatori di Google - Larry Page (il secondo miliardario in famiglia perché suo fratello Cari ha appena venduto la sua società a Yahoo) e Sergey Brin (emigrato dalla Russia a sei anni, figho di un matematico e di un'esperta di meteorologia della Nasa) - si ripromettono di ricavare 2,7 miliardi di dollari. Il prezzo di un'azione? Non si sa perché i fondatori di Google, per la prima volta, hanno deciso di saltare i metodi tradizionah di collocamento per sceghere la strada dell'asta pura. I titoh, perciò, verranno affidati a Csfb e Morgan Stanley che li offriranno in un'operazione online di dimensioni mondiali. In questo modo, ha scritto Sergey Brin, a Google verrà evitato 3 destino dei titoh Internet, oggetto di speculazione finanziaria a danno dei risparmiatori. Andrà così? Per ora la cosa certa è che il mondo finanziario, non solo Usa, è tornato a vivere, grazie ai due geni imprestati a Internet, momenti di grande euforia. La società, che solo pochi mesi veniva stimata dai più ottimisti attorno ai 15 miliardi di dollari, oggi ne vale almeno 25-26. Una foiba? Forse, ma è un dato di fatto che il mondo finanziario, in Usa come in Asia, si tiene alla larga dai bond (rischiosi in vista del rialzo dei tassi), ha meno vogha di case (ormai i prezzi sono volati alle steUe) ed è a caccia di buone azioni. Non a caso, dopo la lunga carestia, tornano le Ipo. L'Europa non fa eccezione. Il Vecchio Continente rischia di pescare le carte vincenti nel mazzo della old economy. In un periodo in cui dall'altra parte dell'Oceano sono le Ipo tecnologiche a sommergere Wall Street (ben 13 solo a marzo), in Europa stanno scaldando i motori gruppi che, nonostante i pesanti e spesso riusciti lifting, appartengono di diritto alla storia dell'economia: le Poste. La prima a muoversi, dopo un letargo durato un paio d'anni (l'ultimo tentativo di Ipo, peraltro fallita, risale all'inizio del 2002) è la Germania. Giovedì 6 maggio, a Colonia, Deutsche Post scoprirà le carte a proposito della quotazione della propria divisione finanziaria, Postbank. Un'Ipo da quasi 3 miliardi di euro cui i tedeschi affidano l'auspicio quasi taumaturgico di ridare fiducia a un listino rimasto pericolosamente a secco di nuove entrate negh ultimi due anni. Ma non c'è solo Berlino. Massimo Sarmi, amministratore delle Poste italiane, presenta oggi i conti 2003, registrando per la seconda volta consecutiva una bottom line positiva. Non era mai accaduto di vedere conti in nero prima del 2002, ed ora arriva il bis. Difficile non scorgere il prodromo di ima Ipo che, comunque, non potrà arrivare nel 2004 né, probabilmente, nemmeno nel 2005. Naturalmente la Borsa Itahana non dovrà attendere tanto per rinfoltire i propri ranghi. Anzi. Toma a farsi agguerrita la pattugha deUe possibili, prossime matricole: dalla parmigiana Procomac (gruppo attivo nella progettazione di impianti per l'industria alimentare e farmaceutica) alla Geox, nome noto del made in Italy. Prima ancora arriverà una matricola di peso: la Tema, ovvero la rete di trasmissione dell' energia elettrica che sarà collocata dall'Enel. Secondo le ultime stime degh analisti l'intera società proprietaria del 940Zo della rete di distribuzione itahana vale attorno ai 4,9 miliardi. Ciò significa che potrebbero presto arrivare nei forzieri dell'Enel poco più di 2,4 miliardi (l'obiettivo è di collocare subito il 490Zo). L'ultimo ostacolò di legge è stato superato con la firma del decreto del presidente del Consigho che fìssa al 5Vo il tetto massimo di possesso azionario per l'Enel dopo la fusione di Tema con il Gestore della Rete, una prospettiva accolta con soddisfazione dallo stesso Paolo Scaroni, ad dell'Enel. Intanto già scalda i motori Azimut, protagonista del mercato dei prodotto finanziari per un'Opa che dovrebbe aggirarsi sui 900 mihoni. La giostra dei mercati, insomma, torna a girare. [Borsa&Finanza] LE PROSSIME DEBUTTANTI NEI LISTINI TERNA PROCOMAC Data dell'offerta DMT EEMS ITALIA NEWRON PHARM. ITALIA UTILITY MAGGIO 2004 ITALIA IMPIANTI/MACCHINE GIUGNO 2004 ITALIA TECNOLOGICO LUGLiO2004 ITALIA TECNOLOGICO LUGLIO 2004 AZIMUT HOLDIN ITALIA BIOTECNOLOGICO ESTATE 2004 ITALIA RISPARMIO GESTITO ENTRO 2004 fm^»*^m SPAGNA BIOTECNOLOGICO ESTATE 2004 FADESA SPAGNA IMMOBILIARE APRILE 2004 PUBLIC RECRUIRMENT ITM POVER GRAN BRETAGNA SERVIZI APRILE 2004 GRAN BRETAGNA UTILITY MAGGIO 2004 GOOGLE CELLDEX THEAPEUTICS BILL BARRETT CORP. USA INTERNET ESTATE 2004 USA BIOTECNOLOGICO ESTATE 2004 USA IDROCARBURI MAGGIO 2004 GREENHILL 8, CO. USA BANCHE MAGGIO 2004 NETLOGIC MICROSYSTEM MINGSHEGN BANKING O USA HONG KONG TECNOLOGICO MAGGIO 2004 BANCHE ENTRO 2004

Persone citate: Bill Barrett Corp, Larry Page, Massimo Sarmi, Morgan Stanley, Paolo Scaroni, Sergey Brin, Yahoo