La diplomazia parallela della galassia noglobal di Giacomo Galeazzi

La diplomazia parallela della galassia noglobal La diplomazia parallela della galassia noglobal Giacomo Galeazzi ROMA «Esponenti del movimento pacifista mi hanno proposto di andare in Iraq per la consegna degh ostaggi. Dopo aver fatto le mie verifiche, ho dato piena disponibilità». A chiamare don Vitahano Della Sala, «cappellano» dei Disobbedienti, al centro dei contatti con i referenti locali della cooperazione intemazionale e della galassia «non profit», è stato il portavoce del Campo antimperialista, Moreno Pasquinelh, che giovedì al corteo di piazza San Pietro aveva riferito i risultati della mediazione di Al-Kubaysi. «Non appena arriveranno segnali positivi dall'Iraq, oiiganizzeremo il viaggio - sostiene Pasquinelh - ci sono trattative nel mondo pacifista. M'inizio il movimento era spaccato. Noi spingevamo perché fossero davvero rappresentative le personalità indicate per la riconsegna degh ostaggi». Il nodo da risolvere, resta quello deUe assicurazioni, chieste dai pacifisti, sulla veridicità della richiesta fatta dai rapitori. I sequestratori avrebbero chiesto che fossero tre rappresentanti della galassia anti-guerra a recarsi in Iraq per prendere i rapiti e non uomini del governo. Le «Brigate Verdi di Maometto», secondo le fonti irachene dei pacifisti, devono ancora dare il loro assenso alla delegazione incaricata di riportare in patria i connazionah rapiti. Anche se è poi da vedere se ciò vada a buon fine. «In Iraq sanno che il popolo itahano ha sempre marciato in nome della pace e della libertà dei popoli)) sottolinea Mohamed Nour Dachan, presidente dell'Ucooi (Unione deUe comunità e deUe organizzazioni islamiche) che ha inviato al consiglio degli Ulema un appello da trasmettere ai rapitori affinché liberino gh ostaggi. Ad accendere speranze per un immediato rilascio dei ((vigilantes» e a rendere ancora più frenetici i contatti tra Ong e Baghdad, è rimbalzata in serata la notizia della convocazione da parte degh Ulema del commissario straordinario della Croce rossa Maurizio Scolli al quale è stata espressa gratitudine ed è stato chiesto uno sforzo per i bambini orfani di Falluija. Il Verde Paolo Cento, tradizionale referente politico delle sigle arcobaleno, conferma che, «a differenza di Palazzo Chigi, il movimento pacifista dà il suo contributo alla liberazione dei sequestrati senza confondere le acque con i proclami ottimistica». A segnare i confini dell'iniziativa è don Tonio Dell'Olio, coordinatore dell'associazione cattolica Pax Christi. ((Dopo tredici anni senza un'ambasciata italiana a Baghdad il governo fa fatica a ricostruire da zero le relazioni- spiegai movimenti, invece, non hanno mai lasciato l'Iraq e nell'ultimo decennio hanno intensificato la loro presenza per rompere l'isolamento provocato dairembaigo. Quelle amicizie servono ora più dei canali ufficiale. La società civile organizzata è in vantaggio rispetto ai diplomatici di professione». L'ala cattolica del pacifismo sgombra il campo da equivod e inserisce un delegato Onu nella delegazione pacifista per il rilascio degh ostaggi, (d contatti mighori in Iraq - precisa don Dell'Olio - h abbiamo noi (attraverso la chiesa caldea) e, grazie alle Ong, Fabio Alberti di "Un ponte per"». Crede in un rilascio entro breve il presidente di «Beati i costruttori di pace», don Albino Bizzotto: «Sarebbe un gesto molto bello da parte di rapitori che conoscono bene la situazione dell'Italia, dove ci sono state le più grandi manifestazioni anti-conflitto a livello mondiale». Il portavoce del comitato delle associazioni nowar, Flavio Lotti è in contatto con lo sceicco Abdel Salam Kubaisi, il teologo islamico, protagonista dell'ultima marcia Perugia-Assisi, che ha avuto un ruolo decisivo nel rilascio di tre ostaggi giapponesi, sette cinesi e un reporter francese. ((I segnali che ci giungono - afferma Lotti - sono positivi e incoraggianti, ma bisogna avere molta pazienza e fiducia)).

Persone citate: Abdel Salam, Albino Bizzotto, Christi, Fabio Alberti, Flavio Lotti, Mohamed Nour Dachan, Moreno Pasquinelh, Paolo Cento, Tonio Dell'olio, Vitahano Della Sala

Luoghi citati: Baghdad, Iraq, Italia, Roma