Sorriso e pensiero

Sorriso e pensiero Sorriso e pensiero El 5 meraviglioso il popolo dei lettori che | affolla il Lingotto per cinque giorni: appasà sionato, competente, onnivoro ma selettivo. Vista dalla Fiera, l'Italia è un Paese avanzato, con uno dei più alti tassi di lettura in Occidente. Purtroppo non è vero, ma il paradosso conferma che la domanda culturale resta alta, come dimostra il successo di grandi mostre, eventi e manifestazioni consimili. Anche quest'anno ci sono tutte le premesse perché i cinque giorni di maggio si trasformino in una grande festa. Il tema conduttore, l'umorismo, la comicità, la satira, è piaciuto. Lo abbiamo scelto non per sfruttare l'onda del successo di comici che magari non sempre fanno ridere, ma perché, come recita il titolo di un saggio della psicologa Donata Francescato, «ridere è una cosa seria». Sorridere è il miglior modo che abbiamo per conoscere noi stessi e gh altri, per dare alle cose la giusta misura, per vivere megho. Ridere è come respirare, un gesto naturale, ma che cosa significa? Perché si ride? Di che cosa si ride? Si ride allo stesso modo in epoche e società diverse? Da Aristofane a Cervantes, da Plauto a Molière, da Charlie Chaplin a Benigni, letteratura, arte, teatro, cinema hanno decimato la comicità e la satira in mille modi, e tutti, divertendoci, ci hanno detto qualcosa di noi che ancora non sapevamo se è vero che, come osservano gh studiosi, lo stimolo comico nasce dallo scarto tra ciò che voghamo sembrare e ciò che realmente siamo. E poi come Paese ospite d'onore c'è la Grecia, sede dei Giochi olimpici 2004, che ha voluto venire a Torino come in un ideale gemellaggio, a far conoscere la sua brillante vita letteraria ed editoriale. Tra i personaggi di spicco citerò almeno VassUis Vassilikòs, indimenticato autore di «Z», e da allora coscienza critica del suo Paese. Ma la Grecia è per noi anche l'occasione di confrontarci criticamente con la tradizione classica, che sta alla radice della cultura occidentale: non un patrimonio dato una volta per tutte, ma un'eredità da conquistare ogni giorno per megho capire il diverso. Anche qui, valgano per tutti i nomi di antichisti prestigiosi come Luciano Canfora, Marcel Detienne, Salvatore Settis. I «grandi» itahani e stranieri (Umberto Eco in testa), il fittissimo cartellone di incontri e dibattiti, la riflessione sui drammi dell'attualità, lo Spazio Ragazzi, si alterneranno ai momenti di spettacolo (ben sei musicisti-scrittori, da Roberto Vecchioni a Capossela e Ligabue), ai concerti, a ben otto mostre tematiche. Nel quinto padiglione, attrezzato per i professionah, da quest'anno i producers sulla via di Cannes tratteranno diritti per il cinema, la tv, i new media. Ancora una volta Torino è in grado di inventare il futuro prossimo proprio perché affonda le sue lunghe radici nella tradizione. Ernesto Ferrerò Direttore della Fiera Internazionale del Libro

Luoghi citati: Cannes, Grecia, Italia, Torino