Le «piole» trasformate per un ritomo al fiituro
Le «piole» trasformate per un ritomo al fiituro Tre locali in città offrono ambienti di tendenza Le «piole» trasformate per un ritomo al fiituro Tre enoteche, in tre diverse zone della città: per passare un po' di tempo in compagnia, per gustare un buon bicchiere di vmo, per rilassarsi e divertirsi. In qualunque ora della giornata: mattino pomeriggio o inizio serata. D'altronde, cosa c'è di megUo che confessarsi davanti a un rosso o a un bianco doc? Negli ultimi anni Torino ha visto il proliferare di enoteche e affini, segno che la popolazione, giovane e meno giovane, ha dimostrato di gradire. L'enoteca Rossorubino si trova in via Madama Cristina 21, a due passi da corso Vittorio. Aperta dallo scorso settembre (orario continuato dalle 10,30 alle 21, chiuso la domenica), propone una zona vendita appena dopo l'ingresso e una zona degustazione, con ima ventina di posti a sedere, più tranquilla e appartata: l'ideale per mettere a proprio agio ì vari clienti. Scaffali rossi e pareti beige rendono l'atmosfera del locale molto calda ed accogliente. Tante le etichette, con un occhio di riguardo alla produzione piemontese: giusto omaggio alla tradizione regionale. Non manca però una attenta selezione di vini provenienti da altre regioni e dall'estero, così come vengono proposti distillati e squisitezze alimentari, sia dolci che salate, che arrivano un po' da tutta Italia. Dalle 18 alle 21, non poteva poi mancare lo spazio dedicato all'aperitivo con tanto di stuzzichini. A breve, saranno proposti anche taglieri e piatti caldi. Prezzi? Bicchieri a partire da 1.90 euro, bottiglie da 3,50. L'enoteca Tezzo è invece sita in via Vigono 45, all'angolo con via Cesana: zona San Paolo, insomma, vecchio quartiere popolare della città che ama mantenere alcune delle proprie tradizioni più care. Il locale, da vecchia piola che era, si è trasformato ormai da tempo in un'enoteca con una trentina di posti a sedere: la nuova gestione è attiva da più di due anni, le soddisfazioni non mancano e i clienti nemmeno. In pratica, una seconda casa per tanti come indicano gli orari di apertura (dal lunedì al sabato: 7-21. Domenica: 10-13). Da Tezzo è possibile sia comprare vini che degustarli, consumare un aperitivo con vari stuzzichini oppure cenare con tagheri di salumi e formaggi. La scelta non manca: sono infatti circa 300 le etichette presenti nel locale, dove va anche di moda il vino sfuso (Barbera, Dolcetto, Cortese). Il venerdì, degustazioni a tema con serate in cui magari potrà capitare di assaggiare anche prodotti regionali, non necessariamente piemontesi. Qualche prezzo, tanto per avere un'idea? I bicchieri vanno dai 2,60 ai 3,60 euro, i tagheri da 3,50 a 4. L'enoteca Fabi è invece in tutt'altra parte della città, in corso Belgio 49 (chiuso la domenica, nei feriali serrande abbassate alle 20,30): era una vecchia bottiglieria, diventata enoteca ima ventina di anni fa. A mezzogiorno Fabi si trasforma in trattoria, con cucina casalinga e almeno tre tipi di pasta: difficile comunque che manchino agnolotti e tagliatelle fatte in casa. I secondi piatti si caratterizzano invece per la presenza di tante verdure: la carne non manca, ma i proprietari hanno scelto di coccolare diversamente i loro clienti. Naturalmente nel locale non manca la possibilità di gustare i classici aperitivi, accompagnati magari da un bel tagliere di salumi e formaggi. Al momento i posti a sedere sono una trentina. Da settembre, però, l'offerta aumenterà: sono infatti prossimi i lavori per ripristinare al meglio le cantine. E, a quel punto, anche l'orario di apertura potrebbe allungarsi.
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