Biologia molecolare Il futuro nei laboratori di Heidelberg

Biologia molecolare Il futuro nei laboratori di Heidelberg Biologia molecolare Il futuro nei laboratori di Heidelberg Pier Carlo IVIarcbisio (*) AL punto di vista politico l'Europa è ancora allo stato infantile e sarà necessario un lungo periodo di comuni volontà per farla crescere come una vera e propria nazione. Paradossalmente, almeno nell'ambito scientifico, l'Europa era più Europa tre secoh fa quando il latino era ancora la lingua comune della scienza. Ma anche oggi la scienza è un fattore unificante, e non solo perché l'inglese ha preso il posto del latino. Nel campo deUe scienze biologiche il merito dell'espansione della ricerca europea va all'EMBO (European Molecular Biology Organization) e ai laboratori di ricerca che da essa dipendono, principalmente l'EMBL (European Molecular Biology Laboratory) inaugurato a Heidelberg nel 1974. L'EMBL non è solo un laboratorio di ricerca avanzata ma anche un centro di diffusione della cultura, specie nel campo della genetica. Alla sua gestione contribuisce la maggior parte dei paesi europei, e anche Israele, che è parte del nostro stesso ambito culturale e scientifico. Al laboratorio di Heidelberg fanno capo molti programmi di ricerca, tutti con un comune denominatore centrato sullo studio dei geni ma articolati in vari campi come la biologia dello sviluppo, per la quale l'EMBL è un vero centro di riferimento mondiale, o la biologia strutturale. La ricerca dell'EMBL si articola anche in una serie di servizi generali per i diversi programmi nazionah di ricerca. Ad esempio, la gestione di basi di dati genetiche e le informazioni necessarie nel campo della struttura delle proteine. La bioinformatica europea fa capo all'EMBL così come molte tecnologie avanzate che sarebbe inutile e costoso gestire in modo autonomo e frammentario nei paesi membri. Il sistema funziona, credo, megho di altre istituzioni europee, e si è espanso moltissimo a partire da trent'anni fa. Ha anche fighato in tempi più o meno ^TTCenùlaboratori esternila Grenoble, ad Amburgo, a ^..'liìr^^i mlnglulterra) che fanno capo a Heidelberg ma si dedicano ad ambiti di ricerca molto specialistici. In Italia, a Monterotondo, vicino a Roma, funziona da alcuni anni un centro che ufficialmente fa da riferimento europeo per la genetica del topo ma ospita alcuni laboratori che si occupano di tutt'altro (ad esempio le basi biologiche dell'ansia o lo sviluppo del muscolo). L'EMBL non gestisce tuttavia soltanto la ricerca biologica di base ma si adatta molto rapidamente agli sviluppi della ricerca anche in altri campi più applicativi legati ai rapporti sempre più stretti con la medicina avanzata e credo non sia azzardato pensare che all'EMBL farà capo lo sviluppo della medicina molecolare pan-europea. Anche l'addestramento dei ricercatori e degh insegnanti nel campo delia biologia molecolare e cellulare fanno parte integrante dei programmi gestiti dall'EMBL con l'idea di creare una classe di biologi con preparazione ecceUente e legati tutti a un comune progetto di sviluppo scientifico. Sembra che io sia fin troppo laudativo e ottimista per questa istituzione che funziona bene, a differenza di altre. Anche qui, però, qualche polemica ogni tanto fa capolino. E1 certo che un'istituzione di questo tipo mai avrebbe potuto prendere corpo se non ci fosse stata una lingua unica spontaneamente adottata da tutti i ricercatori del mondo. In passato qualche frizione vi fu con il francese ma presto rientrò quando fu chiaro, anche in epoca di «grandeur», che il vantaggio di comunicare liberamente superava di gran lunga il difetto di rinunciare alla propria lingua natia. Un'altra frizione vi fu alcuni anni fa quando sembrò che la ricerca italiana fosse poco considerata in seno all'EMBO. Cosa che in effetti si verificava, ma solo perché, cronicamente e non solo ora, il contributo economico sembrava non avere ritomi sufficienti. La situazione non è cambiata di molto, ma solo perché il nostro paese è poco attento alla scienza e aU'innovazione tecnologica. Difetto che si vuole attribuire a questo e quell'assetto pohtico ma che è invece veramente un difetto strutturale italiano. (*) Università Vita-Salute San Raffaele, Milano

Persone citate: European Molecular, Heidelberg

Luoghi citati: Amburgo, Europa, Israele, Italia, Milano, Monterotondo, Roma, San Raffaele