I fisici e gli astronomi pionieri nell'unire il vecchio continente

I fisici e gli astronomi pionieri nell'unire il vecchio continente I fisici e gli astronomi pionieri nell'unire il vecchio continente L 10 maggio altri 10 paesi si aggiungeranno all'Unione Europea. Pochi ricordano però che il vecchio continente fu unito dagli scienziati prima che dai pohtici. Il Trattato di Roma che fece nascere la Cee, madre della UE, è datato 25 marzo 1957. Già nel 1953 i fisici avevano pensato a istituire il Cem, Consigho europeo per la ricerca nucleare. Paradossalmente, la sua sede, Ginevra, in Svizzera, non è nel territorio dell'UE neppure oggi: in compenso il Cem ormai da tempo ha dato concretezza a quella che potremmo chiamare l'Onu dei fisici deUe particeUe: a Ginevra con gh europei collaborano americani, russi, giapponesi, cinesi. Magari l'Onu dei pohtici funzionasse altrettanto bene! Anche gh astronomi non hanno perso tempo. Nel 1962 nasceva l'ESO, European Southem Observatory, Osservatorio australe europeo, che ha i suoi telescopi sulle Ande cilene. Del 1974 è l'inizio della collaborazione europea nel settore deUa biologia cellulare e molecolare, che ha avuto enormi sviluppi negh ultimi armi. Guanto all'Esa, l'agenzia spaziale europea, con sede a Parigi, sorge nel 1975, ma già nel 1958 Edoardo Arnaldi (ancora lui) e il francese , Pierre Auger proponevano per il settore deUo spazio una cooperazione europea, che si realizzò nel 1964 con l'Eldo e crebbe nel 1968 con l'Esro. Del Cem e dei laboratori di biologia Embl in funzione ad Heidelberg trattano gh articoli qui accanto. Per l'Esa e l'Eso, è interessante mettere in rilievo la specificità dei contributi scientifici e tecnologici europei alla ricerca mondiale. L'Agenzia spaziale europea, sfidando il colosso americano deUa Nasa, ha saputo ritagliarsi un settore di studio originale e inedito, riuscendo per prima a realizzare una missione cometaria: la sonda «Giotto», che il 14 marzo 1986 passò ad appena 600 chilometri dalla cometa .di Halley, svelò agli occhi?.: ffélTudmo'jniucleo ghiacqiato di questi cofp celèsti"' così importanti neh'evoluzione del sistema solare. Se ne sapeva così poco, all'epoca, che le immagini trasmesse da «Giotto» non inquadrano mai al centro del fotogramma la cometa, ma i suoi getti di gas. Il nucleo è sempre in un angolo, quasi fuop campo. La sonda era infatti programmata per riprendere un oggetto luminoso, e all'epoca non si poteva immaginare che i nuclei cometari fossero tra i corpi più oscuri del sistema solare, riflettendo soltanto U 4 per cento della luce, più o meno come una lavagna. Il testimone di «Giotto» è passato alla navicella «Rosetta», che nel 2014. sarà la prima a far atterrare sul nucleo di una cometa un laboratorio chimico robotizzato. Altre importanti sonde scientifiche dell'Esa sono lue (per lo studio del cielo nei raggi ultravioletti), Hipparcos (per astrometria), XmmNewton (per lo studio del cielo in raggi X), Mars Express (ora in orbita intomo a Marte), Smart-1 (in viaggio verso la Luna) e Huygens, che nel gennaio 2005 scenderà su Titano, satelhte di Saturno. L'Eso ha sviluppato negh Anni 80 la tecnologia di una nuova generazione di telescopi a ottica attiva e adattiva che sta dando grandi risultati scientifici. Gh specchi di questi strumenti sono lievemente deformabih: un computer, aiutato da una stella artificiale, provvede a renderh otticamente perfetti in tempo reale tramite pistoni che agiscono meccanicamente sul retro dello specchio; un altro specchio controllato da un computer ha il compito di compensare i disturbi atmosferici che rendono turbolente le immagini. Applica questa tecnologia quello che è attualmente il più grande telescopio non solo dell'Eso ma del mondo: ri VLT, Very Large Telescope, completato tre armi fa sul monte Paranal: quattro specchi da 8,2 metri che agiscono come un unico telescopio da 15 metri e possono funzionare anche come un gigantesco interferometro. E ora è in arrivo ALMA, un telescopio per onde millimetriche costituito da 64 parabole dal diametro di 12 metri ciascuna. Sarà un altro primato della ricerca astronomica europea.

Persone citate: Del Cem, Edoardo Arnaldi, European Southem Observatory, Halley, Huygens, Pierre Auger

Luoghi citati: Ginevra, Heidelberg, Parigi, Roma, Svizzera