Turismo Torino, parte la caccia al pubblico ospite dei Giochi

Turismo Torino, parte la caccia al pubblico ospite dei Giochi Turismo Torino, parte la caccia al pubblico ospite dei Giochi «Prima delle Olimpiadi e subito dopo le città che le organizzano registrano sempre un calo di presenze negli alberghi. Nelle settimane cne precedono la grande rassegna, la ragione è dovuta all'errata convinzione che ormai, nell'imminenza dei Giochi, gli hotel siano tutti pieni. Nel dopo, invece, la diminuzione di visitatori è causata da una saturazione di informazione. Cioè, televisioni e giornali di tutto il mondo hanno parlato cosi tanto dèi luogo dove si sono svolte le gare dei cinque cerchi che la curiosità dei viaggiatori s'è affievolita». Parole sorprendenti, ma basate sui numeri, quelle di Livio Besso Corderò e Joseph Ejarque, presidente e direttore di Turismo Torino. I numeri sono quelli dei grafici sugli arrivi turistici a Seul, Barcellona, Atlanta, Sydney e Salt Lake City: tranne che a Sydney, ovunque gli alberghi hanno passato periodi di magra prima dei Giochi e, per circa un anno, dopo. Per evitare questo «effetto intermezzo». Turismo Torino si sta muovendo facendo tesoro dell'esperienza di Sydney «dove le cose sono andate bene e il calo non c'è stato» dice Ejarque, spagnolo che ha fatto la «gavetta olimpica» a Barcellona dirigendo la promozione e il marketing dei Giochi catalani. Cosi, dalla prossima settimana, comincerà a funzionare il sito www.visitturin2006.com che lancerà nei continenti lo sloganinvito: «Torino 2006 è già adesso. Non aspettate le Olimpiadi». Per prenotare l'albergo. Spiegano Ejarque e Besso Corderò: «L'agenzia romana Jumbo tours ha già bloccato l'ao per cento degli hotel di tre e quattro e cincrue stelle, dove sarà alloggiata la famiglia olimpica». Ossia, i vip, gli ospiti degli sponsor, del Ciò e i rappresentanti dei comitati olimpici nazionah. «Tra Torino e cintura i posti letto sono circa 17 mila, considerando anche quelli degli hotel che si stanno costruendo in vista dei Giochi. Sei-settemila circa sono di strutture a una e due stelle che dispongono di poca, quando nonnulla, visibilità mediatica. Si tratta di un settore fondamentale per la ricettività, molto appetibile, per i prezzi, dal pubblico giovane. Non è ancora stato sfiorato dal ciclone olimpico, malgrado all'estero gli operatori turistici credano che qui è già quasi tutto prenotato. Un'idea sbagliata, terribilmente dannosa, come hanno sperimentato sulla loro pelle Barcellona e le altre città succitate. Grazie al sito, adesso tutti possono sapere che qui di letti liberi ce ne sono, che esiste una grande rete di hotel a basso costo, li si può prenotare sino da adesso per il periodo olimpico, sono disponibili anche pacchetti turistici a prezzi fissi: 137 euro per due giorni in città, 500 euro per una settimana in montagna». Sulla stabilità dei prezzi i responsabili di Turismo Torino sono categorici: «Guai se durante i Giochi dovessero subire un'impennata, sarebbe un suicidio, il modo migliore per rovinare l'immagine della città e mettere in fuga gli stranieri per anni». [e. già.] Dalla prossima settimana, comincerà a funzionare il sito www.visitturin2006.com che lancerà lo slogan-invito «Torino 2006 è già adesso» Il presidente di Turismo Torino Livio Besso Corderò

Persone citate: Besso Corderò, Ejarque, Joseph Ejarque, Livio Besso