Blindata ma tranquilla Torino supera l'esame di Grazia Longo

Blindata ma tranquilla Torino supera l'esame IL FORO CULTURALE ITALO-FRANCESE SI CHIUDE OGGI A PALAZZO REALE Blindata ma tranquilla Torino supera l'esame La macchina organizzativa ha finora funzionato perfettamente Tra i frequentatori del centro curiosità ma anche disinteresse Grazia Longo Una città blindata, a prova di sicurezza, ma non paralizzata. Poliziotti e carabinieri quanto basta intorno a Palazzo Reale, mentre il resto del centro continua la sua vita come niente fosse. Al mattino, scolaresche in visita ai musei che si concedono la pausa panino in piazza Castello, nel pomeriggio il solito struscio in via Roma con un pizzico di nervosismo in più a causa della pioggia. Terminerà oggi alle 13 il summit italo-francese iniziato ieri mattina a Palazzo Reale, e chi si aspettava una Torino eccessivamente imbrigliata per via dei tiratori scelti sui tetti o, al contrario, eccitata per l'evento è rimasto deluso. La città ha reagito con lo stile che ha nel suo Dna, naturalmente discreto. Nessuna preoccupazione di non poter circolare liberamente per la paura di scontrarsi con solerti poliziotti e nessuna vivace curiosità per i vip che hanno partecipato all'incontro. «E chi sono? - domanda uno studente di seconda liceo non proprio informatissimo sulla politica intemazionale -. Capirei se ci fosse qualche calciatore o qualche cantante rap...». Non fa in tempo a finire la frase che la professoressa lo incenerisce con uno sguardo severo. Se lo studente preferisce qualche protagonista del mondo del pallone e delle canzonette, un gruppetto di ragazzine più in là dice laconicamente che loro «si scaldano solo per Patrick del Grande Fratello. I politici, quelli no. Non sono roba per noi». Fin qui un candido disinteresse per l'importante confronto tra il nostro ministro degli esteri Franco Frattini e quello francese Michel Barnier. Ma anche tra chi riconosce la rilevanza dell'evento - le proposte qui formulate saranno poi presentate ufficialmente al vertice bilaterale tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente Jacques Chirac fissato per luglio - non si scorge particolare fibrillazione. Il dato sicuramente positivo è il perfetto funzionamento della macchina organizzativa. Zero intoppi, tanto ordine ma quando mai il centro non lo è, tranne i dopo-concerti in piazza? - e tanta attenzione affinché tutto si svolga come da programma, riducendo al minimo il rischio imprevisti. Niente male per una città che si appresta ad ospitare le Olimpiadi invernali. L'appunta¬ mento del 2006 è, ovviamente, di ben maggiore e più complessa portata, ma un'adeguata pianificazione contribuirà a non scalfire il tradizionale understatement subalpino. A polarizzare l'interesse di molti torinesi, ieri pomeriggio, la notizia che secondo il ministro Michel Barnier l'incontro previsto a Parigi per il 5 maggio tra Berlusconi e Chirac. «potrebbe essere un momento importante per la Torino Lione». In attesa di una svolta per l'Alta velocità, non resta che accontentarsi della riapertura, oggi pomeriggio, dei saloni secenteschi di Palazzo Reale. Palazzo Reale dove, da ieri, si tiene II foro culturale tra Francia e Italia che si conclude oggi alle 13

Persone citate: Berlusconi, Chirac, Franco Frattini, Jacques Chirac, Michel Barnier, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi, Torino