Bush: «Ho risposto a tutte le domande» di Maurizio Molinari
Bush: «Ho risposto a tutte le domande» Bush: «Ho risposto a tutte le domande» Con Cheney per tre ore davanti alla commissione d'inchiesta sull' 11 settembre Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK La commissione d'inchiesta sull'll Settembre ha ascoltato nell'Ufficio Ovale il presidente americano George W. Bush e il vice Dick Cheney. Per oltre tre ore i dieci membri - cinque democratici e cinque repubblicani - hanno posto gh intenogativi ad alto rischio emersi dalle audizioni precedenti: che cosa venne fatto per combattere Al Qaeda nei primi otto mesi di lavoro dell'Amministrazione? Quale fu la reazione al memo dell'intelligence del 6 agosto 2001 che avvertiva sull'intenzione di Osarne Bin Laden di colpire «all'interno degli Stati Uniti»? Il vicepresidente creò nel maggio 2001 una task force sulla sicurezza intema perché già si temeva un attacco terroristico? Gh attentati potevano essere evitati? Bush e Cheney, seduti sulle poltrone con alle spalle il caminetto, hanno risposto tutelati dahe condizioni concordate: fianco a fian¬ co, senza essere obbhgati a prestare giuramento e senza alcun tipo di registrazione. Solo due segretarie, una per la commissione e una per la Casa Bianca, hanno potuto prendere appunti. «Ho risposto a ogni domanda e sono contento di averlo fatto» ha assicurato Bush a incontro concluso, smentendo il sospetto di aver voluto Cheney al fianco nel timore di contraddizioni: «Se avessimo avuto qualcosa da nascondere non avremmo neanche accettato di vedere la commissione». «Non si tratta di un'indagine criminale né di un gran giurì - ha sottolineato Arturo Gonzalez, consigliere legale del capo della Casa Bianca che era presente all'incontro ma di un'occasione in cui il presidente e il suo vice sono stati chiamati ad aiutare la commissione a svolgere il proprio compito». Evitando di dare dettagli sulla discussione - durata un'ora più del previsto Bush si è limitato a definire «cordiale» l'incontro/ ribaden- do che il pericolo di subire attacchi terroristici permane. «Fino a quando vi sarà un nemico come Al Qaeda che ci vuole uccidere resteremo vulnerabili», ha detto, riconoscendo ai commissari il merito di «svolgere un lavoro importante teso a dare consigli per migliorare la sicurezza della nazione». La commissione d'inchiesta indipendente ha reso omaggio alla deposizione: ((Abbiamo trovato il Presidente e il vicepresidente disponibili e sinceri, le infonnazioni che ci hanno dato saranno di grande aiuto per la stesura del rapporto finale». Così Jim Thompson, uno dei commissari, ricostruisce la deposizione: ((Le domande sono state su tutti i temi trattati durante le udienze pubbliche, al Presidente sono stati posti numerosi quesiti, né lui né il vicepresidente hanno mai rifiutato di rispondere, non vi sono stati momenti tesi e a volte c'è stata anche qualche risata; credo che il Presidente abbia fatto una deposizione a cinque stehe, sarebbe stato bello se gh americani avessero potuto vederlo con i loro stessi occhi». Accettando di depone Bush ha cercato di allontanare ogni sospetto di enore nella gestione della sicurezza nazionale. «La sua rielezione dipende dal grado di fiducia che gh americani hanno in lui come garante della difesa del Paese», spiega Gary Jacobson, docente di Scienze pohtiche all'università di California. Proprio per questo i democratici lo incalzano, sottolineando che il fatto stesso che l'incontro abbia avuto luogo costituisce in realtà una sconfitta per l'Amministrazione. «E' positivo vedere che dopo una lunga opposizione - ha affermato Chad Clanton, portavoce del candidato presidenziale John Kerry - Bush e Cheney abbiano accettato di testimoniare». Prima di Bush soltanto quattro presidenti si sono trovati a depone in situazioni analoghe: Ronald Reagan, che nel 1987 fu chiamato a rispondere per due volte sullo stomo di fondi ai ribelli nicaraguensi «Contras»; Gerald Ford nel 1974 sul perdono concesso a Richard Nixon per lo scandalo Watergate ; Woodrow Wilson nel 1919 sul Trattato di VersaiUes e la Lega deUe Nazioni, e anche Abramo Lincoln nel 1862, sulla decisione di licenziare un ministro. «Se avessimo avuto qualcosa da nascondere non avremmo neppure accettato di presentarci» Per gliinquirenti «sono stati di grande aiuto La loro è stata una deposizione a 5 stelle» George Bush e Dick Cheney escono dalla Casa Bianca per andare a deporre
Luoghi citati: California, New York, Stati Uniti
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