Sotto le antiche voltey il tesoro dell'enologìa di Sergio Miravalle

Sotto le antiche voltey il tesoro dell'enologìa Sotto le antiche voltey il tesoro dell'enologìa Nasce la «Banca del vino»: migliaia di bottiglie nelle cantine dei Savoia Sergio Miravalle POLLENZO C'è un tesoro nascosto sotto l'antica corte albertina. E' costituito dalle prime cinquantamila bottiglie custodite in quell'eccezionale caveau che sono le cantine. Qui è nata e opererà la prima «Banca del vino». Da oltre un. anno, con la «benedizione» di Carlin Petrini, ci sta lavorando un giovane eno-bancbiere, laureato in economia: Federico, che di cognome fa Piemonte. Un destino per lui, appassionato di enologia friulana. E' impegnato a dare concretezza ad un altro altro sogno del Carlin: creare un punto di custodia, valorizzazione e confronto del meglio del'enologia italiana. E'una operazione a lungo termine che vedrà nascere con gli anni un patrimonio di vini ed annate altrimenti a rischio di dispersio¬ ne. Solo poche aziende conservano le proprie serie storiche (quasi sempre a cominciare dal dopoguerra e con rare eccezioni). Ci sono enoteche o cantine dei ristoranti molto fomite, ma lasciate all'iniziativa di singoli appassionati. L'enobanca è uno dei tasselli portanti dell'Agenzia di Pollenzo che all'inaugurazione dell'Università delle Scienze gastronomiche, affianca anche l'apertura delle storiche cantine dei Savoia: oltre un migliaio di metri quadri che corrono sotto il grande quadrilatero del complesso monumentale sabaudo. Le suggestive volte a botte in mattoni mantengono la temperatura naturalmente costante, attomo ai 14-16 gradi, senza sbalzi tra estate e invemo. Qui nell'Ottocento i mastri cantinieri di Casa Savoia facevano nascere e conservavano i vini delle tenute reali, compresi i primi vini «alla maniera» di Barolo. Un ambiente ideale, per i mezzi di allora, che conserva anche oggi un. fascino magico. Dopo gli anni dell'abbandono, tornerà alla sua funzione di eno-scrigno. La Banca è stata costituita in società cooperativa (con seicento adesioni) e gestirà lo stoccaggio e la selezione del meglio delle produzione, annata per annata. In questa prima fase circa 250 aziende sono state invitate ad aderire alla banca depositando per almeno tre anni 180 bottiglie, suddivise in tre tipologie di vino o per annata. Le bottiglie sono in cassette di legno da sei e sistemate in modo da creare «isole» territoriali e tematiche all'interno delle grandi cantine. Il costo di adesione è di 1200 euro l'anno per produttore che è tenuto a fomire un IO per cento di bottiglie depositate per le attività promozionali della banca. Non è stato facile scegliere: «Oltre il sessanta per cento sono piemontesi, con Barolo, Barbaresco, Nebbioli e Barbere in ampia gamma, ma non possono mancare importanti presenze di Brunello e Chianti, Amarone, Nero d'Avola, Merlot. In maggioranza rossi, ma senza escludere bianchi di stoffa, che non temono l'invecchiamento», spiega Federico Piemonte. Uno dei fiori all'occhiello della banca è l'impianto di audioguida. Visitando la cantina e digitando il numero del produttore indicato sulle cassette ima voce in cinque lingue a scelta, giapponese compreso, descriverà l'azienda e i vini. E' la logica didattica dei grandi musei interattivi che mette a contatto il visitatore con l'oggetto esposto. E come i grandi musei la banca, oltre alla visita alle cantine suddivise per regione e vitigni, offrirà spazi per degustazioni guidate, un sito intemet, incontri con i produttori, viaggi di studio. Per gli appassionati ci sarà la possibilità anche di prenotare una partita (minimo una cassetta da 6 bottiglie) al prezzo concordato con il produttore, che resta il proprietario dei vini depositati per i tre anni. La banca si riserva anche la possibilità di acquisere le varie partite come patrimonio proprio creando così un crescente deposito di vini, testimoni delle singole annate. Petrini è profetico: «E' un'operazione che guarda al futuro, con la certezza che i grandi vini hanno la capacità di restare tali per anni. Tra un paio di decenni a Pollenzo ci sarà il più grande tesoro dell'enologia italiana, arricchito anno per anno».

Persone citate: Carlin, Carlin Petrini, Federico Piemonte, Merlot, Petrini, Savoia

Luoghi citati: Barbaresco, Barolo, Brunello, Nebbioli, Piemonte, Savoia