Parma in festa per l'Authority alimentare
Parma in festa per l'Authority alimentare I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RIUNITI PER LA PRIMA VOLTA A PALAZZO DUCALE Parma in festa per l'Authority alimentare li sindaco: l'Ue controlli non solo la sicurezza ma anche la qualità dei cibi Paolo Potetti A Parma, capitale ormai non solo italiana dei buongustai, adesso possono sorridere, e iniziare a dimenticare i guai provocati dalla famigha Tanzi. I 15 membri del consiglio di amministrazione dell'Authority europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ieri si sono riuniti per la prima volta a Palazzo Ducale e lanno così sancito il ruolo della città emiliana nell'Ue. Il direttore esecutivo, Geoffrey Podger, e il presidente del consiglio, Stuart Slorach, hanno firmato l'accordo con il governo italiano per il trasferimento definitivo. Il ministro plenipotenziario Luigi Solari ha siglato per delega del ministro degli Esteri, Frattini. Elogi sono giunti per gli ulteriori 70 milioni stanziati da Roma: portano a 356 milioni i fondi itahani per l'Efsa, destina¬ ti alle infrastrutture necessarie per il funzionamento di un'istituzione europea, alle necessità delle famiglie dei 380 funzionari («Il trasloco - ha detto Podger - si concluderà a fine 2005») comprese quelle scolastiche per i figli. Per le sue attività l'Efsa sarà esente da tasse e imposte. «Apprezziamo - hanno sottolineato Podger e Slorach - quanto è stato fatto dagli itahani e anche la velocità con cui è stato fatto». Solari ha rilevato come alla firma dell'accordo si sia arrivati «solo quattro mesi dopo la decisione del Consiglio europeo» e ha ribadito «le assicurazioni date dal sottosegretario Letta a Podger nell'incontro di febbraio a palazzo Chigi». L'Autorità per la sicurezza, alimentare è nata su proposta della Commissione Uè. Sono 450 milioni i consumatori europei a confronto con crisi ed emergen- ze alimentari, da mucca pazza ai polli alla diossina ai rischi dei prodotti transgenìci. Per affrontarli in modo omogeneo, evitando posizioni contraddittorie tra Stati e soluzioni provvisorie dovute ad allarmi nazionali, nel gennaio 2000 la Commissione europea propose - con il «Libro bianco sulla sicurezza alimenta¬ re» - una revisione delle politiche a favore dei consumatori, e l'istituzione di un'Autorità. La fonte normativa è il regolamento sulla legislazione alimentare europea. L'Efsa è così nata nel 2002, con un budget annuale di 40 milioni. È un organismo indipendente, in grado di presentare al legislatore comunitario pareri scientifici attendibili, frutto delle informazioni più recenti, in continuo confronto con i Centri scientifici europei e intemazionah. Ha un direttore generale, un consiglio d'amministrazione dove sono rappresentati gh interessi delle parti sociali, un comitato scientifico affiancato da comitati specializzati. Una rete di esperti collabora nello svolgimento dei compiti tecnici. Può diventare mediatore in caso di dissensi tra Stati o istituzioni, deve allertare e in¬ formare i cittadini e prevenire crisi alimentari. Secondo il sindaco Elvio Ubaldi la ricaduta economica per Parma andrà al di là di quanto ci si possa aspettare dal trasferimento dei funzionari. Rappresentanti delle lobby dei produttori e degh organismi scientifici si insedieranno in una città di 200 mila abitanti, al centro di un'area in cui risiedono, in un'ora d'auto, cinque milioni di persone e che conta cinque università. Per ora l'Autorità non si occupa della qualità dei cibi. Ma vista la sede scelta - la patria del culatello, dei tortelli e del parmigiano - chissà che un giorno le sue competenze non vengano allargate... D'altronde proprio questo è l'invito che Comune e Provincia hanno rivolto ai dirigenti dell'Efsa. Ma la decisione finale spetterà a Bruxelles. Attesi a giorni i primi dei 380 funzionari Elogi agli italiani per la velocità con cui sono stati stanziati ' i finanziamenti
Persone citate: Elvio Ubaldi, Frattini, Geoffrey Podger, Luigi Solari, Paolo Potetti, Podger, Stuart Slorach, Tanzi
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