Gli affitti al galoppo, è dura per le famiglie monoreddito

Gli affitti al galoppo, è dura per le famiglie monoreddito INDAGINE DEL SUNIA SU 11 AREE METROPOLITANE. LA CGIL: «SITUAZIONE INSOSTENIBILE, URGONO AGEVOLAZIONI FISCALI» Gli affitti al galoppo, è dura per le famiglie monoreddito I canone medio supera i mille euro. Venezia la città più cara seguita a ruota da Milano e Roma ROMA Affitti alle stelle per le case nel 2003 : l'aumento medio, rispetto al 2002, è stato infatti del 170Zo, con punte che hanno sfiorato il 180Zo. Il canone medio risulta pari a 1025,76 euro, che, ovviamente, sale per le abitazioni in zone centrai mentre si riduce per le aree intermedie e periferiche. Venezia è stata la città più cara, con affitti vicino a 1.503 euro. A seguire Milano e Roma. La città con gli affitti più economici è Bari conuna media di 611,60 euro. A Milano va, poi, il primato per il caro-affitto m penferia, mentre a Roma quello per le abitazioni piccole e medie. Sono questi i dati che emergono dalla ventesima indagine annuale sulle offerte locative nelle aree metropolitane, realizzata dal Sunia su 11 città italiane e su un campione di 11 mila offerte. H caro-affitti pesa soprattutto sulle famiglie che rientrano nelle fasce di reddito medio-basse o monoreddito. La ricerca dice che solo le famiglie con reddito superiore ai 30 mila euro annui possono accedere al mercato, poiché l'incidenza della voce «affitto» è pari al 300Zo per un'abitazione media, mentre su un reddito basso l'incidenza può arrivare all'80% per un monolocale. «La situazione è insostenibile ha detto la confederale Cgil, Paola Agnello Modica - e urgono dei provvedimenti, bisogna rilanciare l'intervento pubbhco. Infatti l'edilizia pubblica copre solo il 7-8,Hi della richiesta». Modica ha proposto «lo stanziamento di un miliardo all'anno. Bisognerebbe aumentare a 500 milioni annui il fondo sociale di sostegno per l'affitto delle famiglie a basso reddito. Inoltre va modificata la legge sugli affitti, sia per riportare l'intero settore della locazione al canale contrattato, eliminando il canale libero, ad eccezione delle abitazioni di pregio, sia per finalizzare, in questo nuovo quadro normativo. adeguati incentivi e disincentivi fiscali». Forti agevolazioni fiscali e «che si riprenda una politica di affitti sociali» le proposte della Cgil e del Sunia, esposte dal presidente Luigi Ballotta. L'offerta di abitazioni in affitto, dice la ricerca, rispetto alle zone d'ubicazione riguarda il 29^0 delle case in zone centrali, il 340Zo in zone intermedie e il 37l}{i degli alloggi in periferia. L'offerta maggiore è per bilocali e trilocali che assorbono il 58^0 dell'offerta complessiva. Mentre per case di dimensioni maggiori, 4 stanze o più, l'offerta si aggira intomo al 21 % di quella totale. Disponibili anche al 2 l0Zo i monolocali. Il canone medio risulta pari a 1.025,76 euro, ma cresce a 1.342,14 euro per le abitazioni in centro. Risultano invece più contenuti gli affitti nelle zone intermedie e periferiche, rispettivamente pari a 963,82 euro e 798,10 euro. Un canone medio per un monolocale, secondo la ricerca, nel 2003 ammontava a 683 euro, quello di un bilocale a 936 euro. Per una casa con 3 stanze si passa a 1072 euro, per ima con 4 la richiesta è di 1.328 euro. Case più grandi richiedono affitti superiori a 1.500 euro. Per quanto riguarda la tipologia delle abitazioni, costa in media 683 euro affittare un monolocale, 936 euro un bilocale, 1.072 euro un trilocale. Sale a 1.328 euro il canone per un'abitazione di 4 stanze e 1.574 per case più grandi. In questa categoria gli affitti salgono addirittura fino 1.000 euro in più in città come Milano, Roma, Firenze, Bologna e Venezia. «Il problema delle case in affitto - ha commentato Modica - si fa sempre più grave». Intanto, ieri gli agenti immobibari della Confcommercio hanno deciso di fare ricorso al Tar contro la sentenza dell'Antitrust che ha sanzionato le diverse organizzazioni per le tariffe applicate sulle intermediazioni immobiliari. Lo rende noto un comunicato della Fimaa, la Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari, aderente a Confcommercio. «La Federazione non ha mai dato né dà tariffari e abbiamo accolto con attenzione le osservazioni dell'Autorità sul nostro codice deontologico sottolinea il presidente della Fimaa, Alberto Pizzirani - ma non possiamo non denunciare i rischi di un mercato Far West», [r.e.s.] Il numero 1707o L'AUMENTO MEDIO DEGLI AFFITTI NEL CORSO DEL 2003

Persone citate: Alberto Pizzirani, Luigi Ballotta, Paola Agnello Modica