«Salviamo da degrado e rovina le cappelle del Monte Stella» di Giampiero Maggio
«Salviamo da degrado e rovina le cappelle del Monte Stella» IVREA UN COMITATO LANCIA UN APPELLO A FAVORE DI UN PEZZO DI STORIA CHE RISCHIA DI SPARIRE «Salviamo da degrado e rovina le cappelle del Monte Stella» Giampiero Maggio L'impresa è ardua: raccogliere 170 mila euro per recuperare le 14 cappelle della via Crucis del Mente Stella. Un cempite difficile, perché l'amministrazione comunale, già impegnata in opere di restauro di beni ambientali, nen può mettere mano al portafogho. Ad occuparsene è un Comitato spontaneo, il «Pro Monte Stella - Onlus», nato proprio per attivare una gara di solidarietà per coinvolgere quanti più cittadini ed enti pubblici e privati è possibile. «Sene simboi rehgiosi che hanno anche una prefonda valenza simbolica e che versano in condizioni disastrose» spiega Paola Oberto, presidente del gruppo di volontari. Finora sono stati raccolti solo 52 mila euro, frutto di un importante contributo della Fondazione Crt. Troppe poco: era serve un grosso sforzo da parte della città. La storia che racconta di questa parte di Ivrea risale al medioevo. A quando, nel 1220, in cima al monte fu costruita la cappella dedicata alla Madonna della Stella, oggi chiamata dei. Tre Re: un tributo per ottenere la protezione delle campagne dalla grandine, forse, diceno alcuni documenti custoditi negli archivi, addirittura su sollecitazione di San Francesce. Il balze di quattro secoli ci porta pei al 1627: tempi duri per il territorio eporediese, colpite dalla peste, assediate dalla guerra. Anche in quest'occasione non era venute meno il contri- bute dei cittadini, grazie al quale è state possibile costruire, più in basse, un'altra chiesa in onore della Madonna del Monte, raffigurata con i tratti della Vergine di Orepa. E' del 1825, infine, labenedizione della «Via Crucis». E anche in quest'occasione fu l'impegno di un benefattore a permettere la realizzazione delle 14 cappelle, affrescate dal pittore Cattaneo (il pittore eporediese Simone Salassa le ridipinse nel 1923) con scene che raffigurano la Passione. E' sufficiente percorrere la via che conduce alla sommità del monte per rendersi conto delle condizioni in cui versano le 14 cappelle: quasi stinti gli affreschi mentre i muri sono segnati dal tempo e rischiane di crollare. Il progetto di recupe¬ ro,, approvato dal Comune in accordo con la Curia e dalle Soprintendenze ai Beni e alle Attività Culturali, prevede il restauro di strutture e affreschi e l'inserimento di pezzi in terracotta che raffigurane i passaggi della Passione e che saranno realizzati dall'Istituto d'arte Faccio di Castellamonte. I tempi: dai cinque ai sei anni. Quel che serve, però, è il dienaro necessarie per ridare alla città una parte importante della sua storia. L'appello del Comitato è chiaro e diretto: «Confidiamo nell'aiuto di tutti, dai cittadini, ai quali ci rivolgiamo con fiducia, agli enti pubblici e privati, che non vorranno essere insensibili ad un'iniziativa che la Comunità apprezza e sostiene», conclude Paola Oberto. Le offerte possono avvenire tramite versamento sul cento corrente postale n" 50106525 intestato a «Comitato Pro Monte Stella - Onlus» oppure tramite bonifico bancario a «Comita¬ to Pro Mente Stella - Onlus», sulla banca Peste Italiane conto n" 000050106525 ABI 07601 CAB 01000. Questo sistema garantirà anche agevolazioni di carattere fiscale. Una delle cappelle della Via Crucis del Monte Stella a Ivrea
Persone citate: Cattaneo, Curia, Monte Stella, Paola Oberto, Simone Salassa
Luoghi citati: Castellamonte, Ivrea
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