«Su Aventis ha decìso la polìtica»

«Su Aventis ha decìso la polìtica» IL PRESIDENTE DEL GRUPPO FARMACEUTICO SVIZZERO VASELLA ACCUSA LA FRANCIA DI PRESSIONI «Su Aventis ha decìso la polìtica» Novartis contro Parigi: un'asta con un solo offerente intervista Yves Mamou IL peso dell'intervento politico ha modificato gli eventi» dice il presidente della società farmaceutica svizzera Novartis, Daniel Vasella, commentando l'esito del caso Aventis in cui a Novartis è stata preferita la fusione con la franco-tedesca Sanofi. «Il ministro francese delle Finanze Sarkozy ha capito che noi eravamo determinati a non lasciarci intimidire, per cui ha cominciato a fare pressioni su Sanofi e su Aventis, e lo ha fatto in maniera assai decisa. Sono soddisfatto che il cancelhere tedesco Schroeder e il presidente della Confederazione elvetica abbiano espresso invece una posizione neutrale». La Novartis non ha avanzato alcuna offerta di acquisto al oda di Aventis, come invece ci si attendeva. Perché? «Riepiloghiamo gli avvenimenti. Venerdì, dietro sollecitazione del ministro francese delle Finanze, sono cominciate le discussioni fra Sanofi-SYnthélabo e Aventis. Per noi questo cambiava tutto. A partire dal momento in cui il rapporto fra i due gruppi è divenuto amichevole (fino ad allora si parlava di scalata "ostile", ndr) noi abbiamo capito di non avere più niente a che fare con questa storia». Non potevate neanche provare a fare un'offerta? «Ho già fatto lo stesso discorso al consiglio di amministrazione di Aventis: riconsiderate l'offerta di Sanofi. Se voi non la giudicate sufficiente, allora respingetela e noi vi offriremo un prezzo e delle condizioni più attraenti. Abbiamo deciso di non farci avanti se non in una cornice amichevole e di non partecipare a un'asta, di non offrire un prezzo di fantasia. I dirigenti d'impresa devono evitare la febbre dei rilanci». Come giudica il prezzo finale? Troppo elevato? «Non c'è stata alcuna contro-offerta da parte nostra per cui Sanofi ha rilanciato sulla sua stessa offerta. A me sembra ima vendita all'asta in cui un acquirente si piazza in prima fila e continua ad alzare la mano mentre da dietro non arriva alcuna contro-offerta reale; così si fa imbrogliare dal bandito- re. E' ima vittoria per Aventis che potrebbe rivelarsi troppo costosa per Sanofi». Quindi Sanofi ha pagato troppo? «L'avvenire lo dirà. Io penso che Jean-Frangois Dehecq (presidente di Sanofi) si sia spinto fin dove ha potuto. Se Plavix (società del gruppo Sanofi, ndr) perdesse i suoi brevetti quest'anno, come è possibile, la situazione del nuovo gruppo si farebbe difficile e ciò deve aver creato problemi sia al cda di Sanofi che a quello di Aventis». Voi di Novartis avete fatto in modo che si avviasse un'asta, senza poi parteciparvi, in modo da indebolire il nuovo gruppo? «Non c'è stata asta perché non c'è stata offerta da parte nostra. Sono scandalizzato per il clima di disonestà e disinformazione che si è creato intomo a questa vicenda!». Ritenevate che non potesse esserci fusione se non amichevole? «In generale non lo affermerei, ma in questo caso preciso abbiamo scelto questa politica e sono lieto che non abbiamo deviato». Non crede che lo Stato debba mantenere un ruolo nello sviluppo della ricerca? «Lo Stato ha un ruolo primario: deve fornire risorse per la ricerca di base, per aiutare le università ad attrezzarsi per la ricerca di punta, per fare in modo che gli specializzati post-laurea siano di qualità e trovino lavoro. Deve creare un quadro. Ma non deve in alcun modo distribuire sovvenzioni, salvare imprese in perdita, né operare per creare dei "campioni nazionali" che poi, negli anni seguenti, di solito faticano a tenere la rotta». Il governo americano vieta ai suoi cittadini di acquistare medicinali meno cari in Canada! Questo non è interventismo? «Il governo americano non ha alcuna autorità sulla maniera in cui i medicinali sono sperimentati, approvati, fabbricati e finalmente venduti in Canada.. Per cui prende delle disposizioni per proteggere i consumatori. Questo non è interventismo statalista». Copyright «Le Monde» I PRINCIPALI GRUPPI FARMACEUTICI NEL 2003 IN MIUÀRDÌ di EURO fonte: sodétés li presidente di Novartis, Daniel Vasella

Persone citate: Daniel Vasella, Dehecq, Sarkozy, Schroeder, Yves Mamou

Luoghi citati: Canada, Francia, Parigi