Il dubbio di quella macchia sul lenzuolo di S. Ser.
Il dubbio di quella macchia sul lenzuolo IL REPERTO OSSEO Il dubbio di quella macchia sul lenzuolo L'ingegnere Piero Boccardo, del Politecnico di Torino, doveva analizzare la traccia di un frammento osseo trovata su una manica del pigiama di Annamaria Franzoni. Secondo il Ris, giacca e pantaloni erano indossati dall'assassino di Samuele. Nelle 120 pagine di perizia preparate dal tecnico torinese c'è un confronto-scontro, in sede di incrdente probatorio. Boccardo, con riferimento ai pantaloni del pigiama, spiega che «appare poco credibile che si siano imbrattati anche nella parte inferiore se fossero stati indossati dall'assassassino inginocchiato sul letto». Una tesi che contrasta con quella del perito tedesco e del Ris. Ma in un altro passaggio Boccardo avvalora la tesi dei carabinieri per quel che riguarda la giacca. Esaminando i reperti il perito ha confermato la compatibilità del frammento osseo, trovato sulla manica del pigiama di Annamaria, con la macchia di sangue evidenziata sul lenzuolo del letto (e questo può avvalora¬ re la tesi che l'assassino indossasse la casacca del pigiama). Ma Boccardo ha anche parlato del fatto che da alcune foto risulta un altro piccolissimo frammento osseo sul piumone, di cui non c'è più traccia. Se fosse confermata la presenza di questo secondo reperto, la macchia sul lenzuolo non sarebbe più compatibile con il frammento evidenziato sulla manica del pigiama. «Gli approfondimenti fatti dal professor Boccardo - ha detto Taormina - hanno chiarito una volta per tutte che il frammento osseo presente in una foto del 15 settembre 2002 e non più nella foto del 24 ottobre successivo, è effettivamente scomparso, con conseguente necessità di stabilire chi lo abbia fatto scomparire». Inoltre, secondo il legale «è emerso che la macchia presente sulla manica del pigiama della Franzoni, nell'ambito della quale fu rinvenuto un frammento osseo del bambino, si creò dopo l'omicidio», [s. ser.]
Persone citate: Annamaria Franzoni, Boccardo, Franzoni, Piero Boccardo
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