L'amaro ritorno degli ostaggi giapponesi di Claudio Gallo

L'amaro ritorno degli ostaggi giapponesi L'amaro ritorno degli ostaggi giapponesi Dovranno pagare una multa di 19 mila euro per le spese sostenute dal governo Claudio Gallo «Voglio creare un movimento che incida sui Circoli Pohtici. Molti movimenti civici parlano di ideali ma manca loro il know how per cambiare la realtà», scriveva il povera Noriaki Imai. Il suo candido realismo idealistico di diciottenne ha dovuto fare i conti con la polvere e il sangue dell'Iraq e, se non bastasse, con l'angusta morale giapponese che marchia come un appestato chiunque esca dai ranghi della consuetudine sociale. Ostaggio nelle mani dei fedayn sunniti insieme con i connazionah Nahoko Takato, 34 anni, anch'eha impegnata nel volontariato a Baghdad, e Soichiro Koriyama, 32 anni, fotoreporter, poi liberati grazie al gioco di squadra delTormai celebre comitato dei barbuti ulema con la diplomazia del capelluto premier giapponese Junichiro Koizumi, si trova ora, insieme con i suoi ex compagni di prigionia, a dover pagare una multa di quasi due milioni di yen (circa 19 mila euro) per le spese sostenute dallo Stato nella sua liberazione. Secondo i media di Tokyo, tra tagha e spese varie, il governo ha dovuto sborsare più di un miliardo di yen, 8 milioni di euro. Koizumi appare dunque persino generoso. Com'è lontano il Lontano Oriente. Si immmagini, come tutti sperano, che i tre ostaggi itahani siano liberati. E' facile figurarsi il loro arrivo a Ciampino tra gh applausi della folla, stanchi ma sorridenti sulla scaletta dell'aereo militare che h ha riportati a casa. Le lacrime di gioia dei parenti illuminate dai flash. I giornalisti in coda per le interviste. Vespa e Costanzo almeno per un anno, il Grande Fratello poi si vedrà. Qui pare normale, una festa che sarebbe beho poter vedere. Invece laggiù, dove mangiano con le bacchette e alla fine dei discorsi di un funzionario qualsiasi c'è l'immancabile applauso, gira tutto al contarlo. Già ah'arrivo a Osaka, i tre ex ostaggi sono usciti daU'aereo con gh occhi bassi. La donna piangeva. Nessuno ha guardato i flash dei fotografi. E' vero, avevano in tasca una diagnosi di «stress post-traumatico», però erano finalmente a casa. A Tokyo era stata progettata una conferenza stampa: la signora Takato aiutava le donne irachene povere e il giovane Imai è un pacifista che ha fondato un suo movimento contro le armi nucleari. Cose da dire sulla loro disavventura ne avevano. Niente da fare, tutto cancellato. Non hanno combinato abbastanza guai? E' l'umore del signor Suzuki qualunque: che se ne stiano almeno zitti. Il giapponese è una parte del grande organismo sociale, un organo che trova il suo senso alTintemo di un corpo: si è mai visto un piede andare a spasso da solo? L'arrivo degli ex ostaggi a Tokyo

Persone citate: Imai, Junichiro Koizumi, Koizumi, Noriaki Imai, Soichiro Koriyama, Takato

Luoghi citati: Baghdad, Ciampino, Iraq, Tokyo