«I partigiani costruirono la democrazia»

«I partigiani costruirono la democrazia» IL 25 APRILE IN CITTA «I partigiani costruirono la democrazia» Giuseppe Sangiorgio Il sindaco Sergio Chiamparino al cimitero Monumentale e a Santa Rita per ricordare i Caduti della Resistenza e i deportati nei lager nazisti; il coordinatore di Forza Italia, Sandro Pondi, a rendere omaggio alla lapide di Edgardo Sogno, ambasciatore, monarchico: «Uomo che dedicò la vita alla libertà». Due modi per celebrare il 25 Aprile, ai quali si è aggiunta la commemorazione ai «morti della Rsi» di An e della Fiamma. L'iniziativa principale si è svolta al Camposanto di via Catania. Qui, alle 8,30, Chiamparino, il vice sindaco Marco Calgaro, il rabbino capo e padre Ruggero Cipolla hanno assistito alle funzioni rehgiose, ascoltato i canti alpini del coro «La Gerla» e partecipato al corteo fino al muro costruito perché nessuno dimentichi caduti e deportati nei campi di sterminio nazisti. Il sindaco, subito dopo, si è recato a Santa Rita, al cippo in ricordo di alcuni partigiani uccisi dai nazi-f ascisti, eretto sulla piazza di fronte al santuario. E qui, Chiamparino, con a fianco il vice sindeaco Calgaro, il parroco e il presidente della circoscrizione, ha ricordato «uomini e donne della Resistenza, i quali, dopo la lotta, lasciarono le armi per ricostruire la democrazia». Dopo le 10,30, il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, e una delegazione di An, guidata da Agostino Chiglia, hanno deposto corone davanti alla targa di Edgardo Sogno, combattente liberal monarchico, nella Resistenza partigiana con il nome di «Comandante Franchi». All'iniziativa la Regione era rappresentata dall'assessore alla Cultura, Giampiero Leo, assenti Comune e Provincia. Bondi, nel ricordare la figura del capo delle formazioni bianche che combatterono contro i nazi-fascisti, ha anche espresso un pensiero per «i partigiani di ogni colore» e per «tanti giovani americani e inglesi che sacrificarono la vita per restituirci la libertà». Ed ha aggiunto: «Adesso costoro formano un tribunale della storia che giudica le nostre azioni. Oggi non ci dev'essere retorica, ma "onori" a chi morì per la democrazia».

Luoghi citati: Camposanto