Le utìlìtìes danno la scossa a Piazza Affari

Le utìlìtìes danno la scossa a Piazza Affari IL RISIKO DELLE MUNICIPALIZZATE, IL RIASSETTO DI EDISON E L'IPO DI TERNA (ENEL) ACCENDONO IL SETTORE Le utìlìtìes danno la scossa a Piazza Affari Grazie ai buoni dividendi le azioni elettriche battono nei guadagni il Mib 30 Laura Galvagni Le società elettriche quotate a Piazza Affari macinano utili e risalgono la china di Borsa. Acea ha guadagnato il 1807o da inizio anno, Enel è balzata del 250Zo, Hera e Meta Modena, coinvolte in voci su possibili integrazioni, del 3207o e 2307o. A sostenere gh acquisti concorrono più fattori, non ultima la considerazione che, con l'eccezione deh'Edison, le Utilities elettriche quotate dipendono da azionisti pubblici «affamati» di buoni dividendi. Il risiko elettrico dà la scossa alle ex municipalizzate a caccia dì partner e di dimensioni patrimoniali in grado di favorire iniziative oltre i confini provinciali: Aem Milano, Hera, Meta Modena, Asm Brescia e Acea Roma sono tutte in movimento. La municipalizzata milanese, al centro delle manovre per il futuro assetto di Edison, nutre un malcelato interesse per la svizzera Atei di cui detiene il 50Zo. Atei vale oltre 2 miliardi di euro e qualche anah- sta ha già storto il naso di fronte a tale sforzo. Se le ambizioni espansive non bastassero, l'ex municipalizzata milanese ha anche in ballo il processo di cessione da parte del Comune di un ulteriore 17,607o della società. Il 29 aprile si riunirà l'assemblea che darà il via libera alle modifiche statutarie indispensabili per procedere nel collocamento. Tra Aem Torino e la genovese Amga, intanto procedono le prove di matrimonio (o almeno di un apparentamento industriale). Attese per Edison. La prima emergenza riguarda il riassetto azionario. Sul titolo dì Foro Buonaparte ( -i- eS1)*) nell'ultimo anno), aleggia lo spettro deUe put relative a Italenergia Bis (leb). Edf potrebbe essere costretta a rilevare entro 12 mesi l'intero controllo di leb, la holding che a sua volta ha in mano il 6207o di Edison, a prezzi decisamente salati (la controllante è stata valutata 3,5 volte la controllata). Il problema, data la presenza del gigante deh' energia di Stato francese, è essen¬ zialmente pohtico e non potrà non coinvolgere l'Enel, intenzionato ad allargare la sua presenza in Francia, dove si assiste ad una timida apertura del mercato. Per la società di Scaroni il propeUente del 2004 deriva essenzialmente dalle cessioni di una quota di Tema e, a fine anno, di Wind. A tutto questo si deve aggiungere che il settore non soffre di crisi della domanda. La richiesta di energia come rilevano gh analisti, cresce a un ritmo del 30Zo annuo e per coprirla è necessario agire sul fronte della capacità produttiva, visto che le linee di interconnessione con l'estero sono infatti già sature. «Per l'estate - ha detto il gestore della Rete Andrea Bollino - al momento non c'è copertura per la domanda prevista». Il pericolo buio dovrebbe concentrarsi nelle ultime settimane di lugho e le prime dì agosto. Più nel dettaglio ci sono « 1.700 megawatt di squilibrio tra domanda e offerta». E questo contribuirà a tener alta l'attenzione. [Borsa&Finanza] PROPUZIOWE PI ENEtKSIA IN ITAtlA j 2,4Vo nazionale 84.80Zo Fonte: Grtn Totale dell'offerta

Persone citate: Andrea Bollino, Buonaparte, Hera, Laura Galvagni, Meta, Scaroni

Luoghi citati: Francia, Hera, Meta, Milano, Modena, Roma, Torino