Anche la Norvegia delude Bush

Anche la Norvegia delude Bush Anche la Norvegia delude Bush Rifiuta di prolungare la missione, ritirerà il contingente a giugno NEWYORK Dopo la Spagna un altro Paese dell'Alleanza Atlantica ritira le truppe dall'Iraq. Si tratta della Norvegia, che a fino giugno farà tornare in patria i centottanta uomini del genio militare inviati nel dopo-guerra per contribuire alla ricostruzione e in particolare alla riattivazione delle infrastrutture civili. Pur non avendo partecipato a «Iraqi Freedom» ed essendo stato contrario alla guerra, il governo di Oslo aveva accettato di contribuire alla ricostruzione della nazione dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, precisando che era un impegno «a termine» con scadenza proprio alla fine di giugno, al massimo «entro l'estate». Washington non aveva dato troppa importanza alla posizione del govemo norvegese ma la scelta di Madrid di ritirare i suoi 1300 soldati ha modificato lo scenario. Nel tentativo di ottenere un ripensamento il Segretario di Stato, Colin Powell, si è messo in contatto con l'omologo norvegese Jan Petersen che però non ha accettato di prolungare la missione. «Considerando la possibilità di arrivare all'accordo su una nuova risoluzione delle Nazioni Unite credo che sia possibile per il govemo norvegese avere un approccio diverso alla presenza in Iraq - ha detto Powell a Petersen - prolungando la permanenza del contingente o garantendo ulteriori contributi». «Capisco bene che Powell ci chiede di rimanere perché i soldati norvegesi hanno fatto un buon lavoro - ha risposto Petersen - e non intendiamo in alcuna maniera contestare la gestione americana deUe operazioni in Iraq ma restiamo vincolati all'impegno che abbiamo preso e con l'estate i mihtari lasceranno l'Iraq». Finora i norvegesi hanno operato nel sud del Paese, nel settore sotto comando britannico. Confermando l'intenzione del ritiro Oslo ha spiegato che «consentirà di mantenere soldati in altre aree come l'Afghanistan dove è cruciale che l'opera della Nato abbia successo». Insomma, il sostegno norvegese alla guerra al terrorismo continua in Afghanistan ma non in Iraq. Oltre a Spagna e Norvegia anche Honduras e Repubblica Dominicana hanno annunciato il lituo dei contingenti facendo scendete a 30 il numero dei Paesi che forniscono truppe alla coalizione alleata comandata dal generale americano John Abizaid. Nel complesso di tratta di duemila soldati in meno e nel tentativo di evitare altre defezioni Colin Powell ha contattato i coUeghi di Olanda ed El Salvador, invitandoli ad aspettare gh sviluppi diplomatici all'Onu. La richiesta recapitata da Washington a Ucraina, Thailandia, Bulgaria, Romania ed Albania è stata invece di considerare un possibile aumento degh effettivi nel giro dei prossimi due mesi.. [m. mo.l