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Intercettazioni contestate dalla difesa Eiia DROGA Intercettazioni contestate dalla difesa Presenteranno istanza al Tribunale della Libertà due dei sei arrestati dai carabinieri nell'ambito dell'operazione «Eporedia», die punta a stroncare lo spaccio di cocaina in città e che finora ha portato in carcere undici persone. Ieri Maurizio Amelio Buondonno, 36 anni, di Borgofranco e Maria Tripodi, 45 anni, di Lessolo sono stati ascoltati rispettivamente dal gip di Vercelli e Torino (per competenza territoriale perché si trovano nelle carceri di Vercelli e Torino) e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il loro legale Mario Benni (che assiste anche un altro degli airestatì, Davide Dal Maso, 31 anni, di Samone) intende presentare istanza al Tribunale della Libertà: «Perfar rivalutare le esigenze cautelari e i gravi indizi che non sussistono» spiega il legale. Che aggiunge: «Tutta l'accusa fonda su intercettazioni ambientali che riteniamo quanto meno strane». Benni, il giorno dopo l'arresto dei suoi dienti, ha chiesto che venisse nominato un perito perché trascrivi le intercettazioni. I collegamenti tra lo spaccio e il chiosco «Mary Fiori» per gli investigatori risulterebbero proprio dalle intercettazioni ambientali, ma per il momento non c'è nulla che dimostri il passaggio di cocaina davanti e alTintemo del negozio che si trova di fronte al cimitero. Anche le perquisizioni più volte effettuate dai carabinieri alTintemo di «Mary Fiori», dove lavorava la Tripodi, non hanno mai dato esito positivo. «Questo è un punto die deve essere chiaro» condude Benni. Solo Dal Maso (accusato di ricettazione) e Flavio Carta (spacdo), 30 anni, di Pavone, sono agh arresti domiciliari. Buondonno, Tripodi e Giovanni Merda (difeso dall'avvocato Ecclesia) si trovano tutti in rase circondariali diverse proprio per impedire un contatto diretto. Mohamed Ah' Nazha (difeso dall'avvocato Ferrerò), 28 anni, di Ivrea, sul quale grava l'accusa di estorsione, è nel carcere di Burolo. [gp.mag.l