Spaccio di droga, altri arresti di Giampiero Maggio

Spaccio di droga, altri arresti LO SMERCIO AVVENIVA DAVANTI AL CHIOSCO DI FIORI VICINO AL CIMITERO Spaccio di droga, altri arresti n manette sei persone che vendevano cocaina Giampiero Maggio Che non fosse finita con i cinque arresti e le quattro denunce di fine febbraio gli investigatori lo avevano detto: «Vedrete, ci saranno altre sorprese». E in manette, l'altro ieri, sono finite altre sei persone nell'ambito dell'operazione che ha stroncato un giro di trafficanti di cocaina in città. Pusher che rifornivano della «polverina bianca» decine di persone, alcune delle quali appartenenti alla così detta «Ivrea bene». I passaggi di droga da una mano alValtra, ripresi dalle telecamere degli investigatori, avvenivano anche davanti al negozio «Mery Fiori», il chiosco che si trova davanti al cimitero di Ivrea. Tra un mazzo di crisantemi e uno di rose gialle, venivano fatte passare anche le bustine di coca. Nei guai sono finiti Maurizio Aniello Buondonno, 36 anni, di Borgofranco; Maria Tripodi 45 anni, di Lessolo; Giovanni Merda, 36 anni, di Ivrea; Davide Dal Maso, 31 anni, di Samone; Flavio Carta (agli arresti domiciliari), 30 anni, di Pavone; Mohamed Ali' Nazha, 28 anni, di Ivrea. I reati vanno dallo spaccio di cocaina, all'estorsione, alla ricettazione. Un lavoro dettagliato quello della Procura eporediese, coordinato dal pubblico ministero Lorenzo Fornace, e dei carabinieri che in questi mesi hanno ascoltato decine di assuntori, una parte dei quali frequentava il locale Nazha Cafè di corso Vercelli, gestito da due fratelli libanesi arrestati lo scorso febbraio e considerato il quartier generale dei trafficanti. Fondamentali sono state le intercettazioni telefoniche e i videofilmati. Le conversazioni, registrate attraverso «pulci» ricetrasmittenti sistemate dagli investigatori nella Bmw di Buondonno, ad esempio, sono eloquenti. Dialoghi tra lo stesso Buondonno e la sua compagna, Maria Tripodi, durante i quali si faceva riferimento apertamen¬ te al traffico di cocaina: la coppia si credeva al sicuro nell'abitacolo della loro auto e non immaginava che i carabinieri avessero sistemato lì le microspie. E ancora, le intercettazioni ambientali che registrano un dialogo tra Buondonno e un cliente. Si parla di cocaina: «E' finita tutta» dice il secondo al primo; «Non facciamo che si regala» gli risponde l'altro invitandolo a pagare. «E se non li trovo?»; la risposta è eloquente: «Col e...! Eccola qua». Il cliente: «Ah, è questa», Buondonno: «Fumare ehi»; poi il cliente rivolto ad una terza persona: «Tu puoi anche dire che non la vuoi». E infine c'erano i soldi relativi a vecchi debiti da incassare. Sono sempre le intercettazioni ambientali ad incastrare Mohamed Ali' Nazha, finito dietro le sbarre per estorsione: «Li voglio tutti - dice minacciando uno che aveva un debito di 450 euro con il fratello arrestato a febbraio - e ricordati che tra un mese Hassan esce e sono cavoli tuoi».

Luoghi citati: Ivrea, Lessolo, Pavone, Samone