Nassiriya, spari contro ì bersaglieri di Giacomo Galeazzi

Nassiriya, spari contro ì bersaglieri Nassiriya, spari contro ì bersaglieri Ferito in modo leggero un militare, bloccate le elezioni comunali Giacomo Galeazzi ROMA Stop forzato alle votazioni locali: la missione ((Antica Babilonia» è nel mirino di Muqtada al Sadr. C'è l'ombra del leader senta radicale dietro la sparatoria e l'innalzamento della tensione nella regione irachena controllata dal contingente itahano. Ieri il caperai maggiore scelto Silvio Teodori, bersagliere dell'Undicesimo reggimento (di stanza nella caserma «Leccis» di Orcemco, Pordenone), è rimasto ferito ad un braccio in uno scontro a fuoco con alcuni uomini armati nella città di Al Gharraf, 20 chilometri a Nord di Nassiriya. La sparatoria ha provocato la cancellazione deUe elezioni comunali nei villaggi vicini, mentre nella zona si sono susseguite schermaghe fra soldati della coalizione ed insorti. Nella mattinata alcuni sconosciuti hanno sparato colpi di kalashnikov contro una pattuglia italiana in perlustrazione per garantire il corretto svolgimento delle consultazioni municipali. Silvio Teodori è stato raggiunto da una scheggia negh ste azioni ostili e continueranno a lavorare per assicurare la pace e la sicurezza nell'area - afferma il colonnello Giuseppe Perrone, portavoce del contingente militare in Iraq -, la pattuglia assalita aveva l'incarico di fare in modo che le elezioni comunali si svolgessero senza incidenti. Sono state avviate indagini per scoprire gh autori dell'aggressione». Verosimilmente si tratta di miliziani fedeh al leader radicale senta Muqtada al Sadr, gh stessi che hanno preso parte ai disordini ed agli scontri a fuoco scoppiati all'inizio del mese a Nassiriya. L'obiettivo dell'azione, secondo il contingente itahano, era quello di non far votare la gente. «E infatti le elezioni, per motivi di sicurezza, sono state sospese - aggiunge il colonnello Perrone -. Noi, però, prose¬ guiremo nella nostra attività a favore della popolazione irachena. In queste ore abbiamo consegnato un carico di medicine all'ospedale cittadino». Ed è tornato sotto il controllo degh iracheni anche il museo di Nassiriya. Ieri, il reggimento Msu (Multinational speciahzet unit), unità composta da Carabimeri italiani, militari rumeni e soldati della gendarmeria portoghese, ha riconsegnato le chiavi del museo della città ad Abdul Admir Hamdani, responsabile provinciale per i beni culturali e archeologici della provincia di Dhi dar. La consegna del museo rappresenta un importante passo verso la normalizzazione del Paese. Proprio i Carabinieri, infatti, fin dal loro arrivo in Iraq, hanno lavorato intensamente al fianco di Al Hamdani per il recupero del patrimonio archeologico della regione. Quest'ultima attività, assieme a quella deh'addestramento e riorganizzazione della polizia locale (oltre al supporto umanitario alla popolazione locale) sono fra gli impegni principali dei Carabinieri che in Iraq operano inquadrati nella brigata Ariete. In particolare, sono state 47 le persone arrestate dagli uomini dell'Arma perché sorprese a saccheggiare alcuni siti della provincia. Ma non è solo quella repressiva l'attività che i Carabinieri svolgono nel settore archeologico. L'impegno, infatti, comprende anche una serie di iniziative per migliorare la capacità operativa deUe guardie archeologiche. Malgrado l'impegno per ((raffreddare» la situazione, Nassiriya resta sotto la minaccia dei fondamentalisti scuti che ostacolano in ogni modo la normalizzazione rappresentata dalle elezioni comunali, come testimonia, ad urne aperte, l'aggressione che ha portato al leggero ferimento del bersagliere. ((Ancora una volta viene dimostrata l'alta professionalità dei nostri militari, che hanno immediatamente risposto in modo idoneo all'attacco - sottolinea Marco Zacchera, vicepresidente dell'assemblea dell'Unione Europa Occidentale -. E' opportuno ribadire la considerazione e l'apprezzamento massimo ai nostri soldati, che in quella terra martoriata portano la pace e vigilano affinché si possa giungere a una pacifica convivenza civile». F Bersaglieri della missione «Antica Babilonia» in Iraq. Il contingente italiano è nel mirino del leader radicale sciita Muqtada al Sadr istanti drammatici in cui l'immediata reazione al fuoco dei bersaglieri ha masso in fuga gh assalitori. Il militare è stato trasportato nell'infermeria della base italiana, medicato e giudicato guaribile in tre giorni. In serata è rientrato nel reparto: si sta cercando di individuare le responsabilità dell'episodio e finora nessuno è stato fermato. «Gh italiani non si faranno intimidire da que¬

Persone citate: Abdul Admir Hamdani, Giuseppe Perrone, Hamdani, Marco Zacchera, Perrone, Sadr, Silvio Teodori

Luoghi citati: Babilonia, Europa Occidentale, Iraq, Pordenone, Roma