«Osama impediva l'uso del biberon»

«Osama impediva l'uso del biberon» NEI LIBRO DELL'EX COGNATA SVIZZERA LA STORIA DI BIN LADEN: «E'VIVO E IN CONTATTO COI PARENTI» «Osama impediva l'uso del biberon» SI chiama Carmen Dufour, è una bella donna, grandi occhi verdi profondi come quelli di una tigre, capelli corvini e un largo sorriso, per metà iraniana e di padre svizzero. Nel 1973 s'innamorò di uno dei fratelli Bin Laden, Yeslam, di poco più grande e da lì a poco si sposarono. Così un'occidentale e per di più cristiana - perché Carmen di fatto aveva sempre vissuto in Svizzera - entrò a far parte della famiglia di Osama bin Laden il leader del terrore. Dopo la nascita di tre fighe, nel 1987 la decisione di separarsi, non tanto dal marito, ma dall'ingombrante famiglia di lui. Carmen Dufour ha raccontato la sua storia di donna occidentale entrata nel clan Bùi Laae^iiiuiviJbro «nVelo^ràtìÉìàto», pubblicato in Italia dà Piemme. E mentre nei giornali continuano ad arrivare le notizie sugli spostamenti del regista occulto degli attacchi di estremisti islamici, ieriLifcero ha intervistato Carmen anche per capire qualcosa di più della famigha Bin Laden e di quello che può accadere al suo interno in questi mesi. Carmen parla poco di amore e tanto della società islamica. «Io penso che il fondamentalismo islamico sia pericoloso - ammette - Sinché ci saranno aiuti finanziari per sostenerlo, l'Occidente dev'essere prudente». Per questo, anche l'ultima amica non occidentale, le ha girato le spalle. «Latifa non mi parla più, era l'unica che mi rivolgeva ancora la parola». Due mondi tanto lontani? Sì, conferma Carmen, che pure ha sangue iraniano, da parte materna. «Una volta qualcuno deUéi famiglia Bin Laden ha fatto ùiùi ' 'ctjinineiito sul toiò sangue cristiano ma...non voglio parlarne perché può essere molto, molto pericoloso». Le altre donne si mostravano gentili per via della grande solida¬ rietà tra le donne nell'Islam. Carmen racconta: «Un giorno vidi mia cognata, la moglie di Osama, Najwab, e suo figlio Abdallah, appena nato. Anch'io avevo portato mia fighe Najia di pochi mesi. Mia cognata cercava di dare da bere al figlioletto con il cucchiamo, ma non ci riusciva. Io le ho offerto il biberon, ma lei ha rifiutato perché Osama non voleva. Lo considerava un modo scandaloso di dissetare il neonato. Ho capito quanto la sua vita era sottomessa al marito» In famigha la figura di Osama incute una naturale soggezione. ((A casa nostra si beveva birra, acquistata al mercato nero. Ma se arrivava Osama non credo che mio marito gliela offrisse. Allora si bevevano solòbibite analcoliche». «Tutti dicevano che Osama era molto religioso e non voleva vedere le lioglì dei sùbf fràtielli senza veli - ricorda Carmen -. Per l'Islam wahabita più sei religioso e megho è. La Sharia, la legge islamica, è la Costituzione. I sauditi non credono che Osama sia l'autore degli attentati alle Twin Towers. Ho sentito gente, mentre guardava la videocassetta del proclama, dire: «Non è lui». Alla domanda se Osama è ancora vf^tì, Ranneri1 risponde senza esitazione: «Fosse morto, la famigh? l'avrebbe detto. Conosco 'la società saudita e 'àon credo abbiano tagliato i ponti con lui». [p. e]

Persone citate: Abdallah, Bin Laden, Carmen Dufour, Latifa, Osama Bin Laden, Towers

Luoghi citati: Italia, Svizzera