Andreotti: se chiedevano i soldi a me, sarebbero cascati proprio male

Andreotti: se chiedevano i soldi a me, sarebbero cascati proprio male PARLA IL SENATORI «NON Andreotti: se chiedevano i soldi a me, sarebbero cascati proprio male intervista ^ ROMA GUARDI, le assicuro che non me ne sono occupato. Ma proprio per niente. Sono stato un po' malandato, ho avuto una brutta influenza, con problemi di febbre...». Parla Giulio Andreotti: che persino nei suoi "problemi di febbre" si conferma soggetto alquanto misterioso. «A me la temperatura scende, invece che salire. Due giorni fa mi è crollata fino a 35 gradi...». Questo malanno, avrebbe tenuto il senatore a vita del tutto fuori della complessa vicenda degli ostaggi italiani in Iraq. Eppure, da quello dell'Achille Lauro (era ministro degli Esteri) a quello di Aldo Moro (era presidente del Consiglio), una certa esperienza in sequestri Andreotti l'ha maturata. Ed è possibile allora essendo anche noti i suoi rapporti personali con importanti leader arabi - è possibile, dicevamo, che nessuno gli abbia chiesto una mano? Possibile, presidente? «Le ho detto: non me ne sono occupato affatto». Il suo amico e sottosegretario Gianni Letta davvero non le ha chiesto aiuto o consiglio? «E' una ferita alla mia vanità, ma fino ad ora nessuno mi ha chiesto niente». E alla luce della sua ciiciq.viatvt.ervTn.alo esperiexvza, come \e pare messa questa faccenda degli ostaggi? «Sono vicende tristi e complicate. Vedo, però, che i giorni passano. E che ne stiano passando tanti, non mi pare un buon segno». Crede davvero che sia già stato pagato un riscatto? Il governo lo nega... «Se sia stato pagato, davvero non lo so. Comunque, se fosse stato pagato, non sarebbe poi così strano. Piuttosto, è l'altra cosa che è stramba...». Quale, presidente? «Che i soldi li avrebbe tirati fuori Berlusconi, di tasca propria. Questo, almeno, è quel che ho letto sui giornali. Fossi stato io a palazzo Chigi... beh, i sequestratori sarebbero cascati male. E purtroppo aricKe gli ostaggio». Sulla base degli elementi a disposizione, se la sente di azzardare una previsione? Finirà bene oppure male? «E' che non ho elementi, le assicuro. Mai seguite le agenzie ora per ora come in questi giorni... Bisognerebbe avere più informazioni sul contesto. Io conosco abbastanza l'Iraq e, per esempio, le dico che è pieno di giornali locali. Che linea hanno? Come orientano l'opinione pubblica? Sono tutti antiamericani? E' importante sapere area per area quali sentimenti agitano quel paese». Ci sono comunque le tv, i grandi giornali, no? «Non è la stessa cosa. E' come leggere, mettiamo, il Corriere della Sera e non Ciociaria oggi. Se non leggi Ciociaria oggi, non saprai mai davvero che aria tira da quelle parti lì...». Quindi, previsioni niente? «Guardi, piuttosto che fare previsioni sarebbe meglio fare cose. Per esempio a me sembra retorica e un po' fideistica quest'attesa del 30 giugno. Se non si fa nulla ora, il 30 giugno non succederà un bel niente». E cosa si dovrebbe fare, presidente? «Agire. Qgnuno per la sua parte. E vorrei dire che una sua parte ce l'ha anche il Parlamento. Occorrerebbe discutere un po' di quel che sta accadendo e di quel che l'Italia potrebbe fare. Invece niente». Come sarebbe niente? «Niente. Camera e Senato non sono informati delle intenzioni del governo. Ma il governò si chiama anche esecutivo precisamente perché esegue, realizza, mette in. atto decisioni e lìnee fissate anche altrove. In Parlamento, per esempio. Ma mi pare che questo vecchio modo di agire non sia più tanto di moda...». [fé. gè.] éfeÉi Nulla di strano "^ se è stato pagato un riscatto Sarebbe strambo se, come sento dire, quel denaro l'avesse tirato fuori Berlusconi di tasca A A propria 77 a Il fatto che giorni passino senza alcuna novità non è un buon segno Occorrerebbe discutere un po'di più su che cosa si sta facendo e andrebbe coinvolto anche A0k il Parlamento

Persone citate: Achille Lauro, Aldo Moro, Andreotti, Berlusconi, Gianni Letta, Giulio Andreotti

Luoghi citati: Iraq, Italia, Roma