Quel misterioso andirivieni nell'alloggio al primo piano

Quel misterioso andirivieni nell'alloggio al primo piano LE PRIME INDAGINI DEI CARABINIERI Quel misterioso andirivieni nell'alloggio al primo piano Gli inquirenti cercano di capire il vero motivo della disgrazia Fondamentale sarà scoprire l'identità della terza vittima retroscena Giacomo Bramardo COS'È accaduto, ieri mattina, nella palazzina di tre piani in via Balangero 21? Cosa ha innescato la violenta esplosione che ha sventrato un'intera ala dell'edificio? Per capirlo sarà fondamentale accertare di chi sia il terzo corpo, nudo e semicarbonizzato, recuperato per ultimo sotto le macerie. Si tratta davvero di Said El Ojuani (amico e ospite del panettiere Bruno Salvalaggio, morto nello scoppio), oppure è un secondo extracomunitario ospitato occasional¬ mente in quella casa? Se così fosse, si apre anche uno scenario diverso: se quel corpo non è di Said, lui dov'è? Potrebbe aver lasciato aperto il gas per vendetta ed essersi allontanato? Di certo la deflagrazione si è innescata nell'appartamento di Bruno Salvalaggio, il panettiere che era appena rientrato a casa dopo una notte di lavoro in un forno di San Benigno. Lo hanno visto parcheggiare la Mercedes, salire in casa. E ima manciata di istanti dopo il botto, violentissimo, innescato probabilmente ac-. candendo la luce. L'alloggio era saturo di gas. Ma uscito da dove? Le bombole di gpl i vigili del fuoco le hanno ritrovate al piano terra. Il panettiere, tra l'altro, non avrebbe avuto motivo di custodire in casa delle bombole, non essendo tra gli inquilini morosi cui l'azienda del metano aveva «tagliato» la fornitura. Almeno, così pare. Che lo scoppio sia partito lì, lo dimostrano diversi fattori. Ad esempio il cedimento del muro portante e il distacco violento degli infissi, avvenuto con maggior impatto al primo piano, e trascinando poi nel vuoto l'intera colonna delle cucine dell'edificio. E poi le gravi ustioni rinvenute sui corpi di Salvalaggio e del giovane extracomumtario: colpiti entrambe dalla violenta fiammata dell'esplosione. Si prende in considerazione tutto, dalla disattenzione alla fuga di gas, così come un insano gesto di vendetta, o un suicidio. Che nell'appartamento al primo piano di quello stabile il panettiere e Saia El Ojuani litigassero spesso, anche nel cuore della notte, è stato riferito agli inquirenti da diversi testimoni. Se quel corpo è il suo, forse - e non lo si esclude ancora - durante l'assenza del panettiere, potrebbe aver meditato il suicidio dopo l'ennesima lite. O forse, potrebbe aver banalmente dimenticato un fornello aperto. Ma se la terza vittima non è Said, allora, tutto cambia. Comunque sia, si dovrà aspet¬ tare la conferma (forse già oggi) dalle impronte digitah. E poi ci vorranno giorni per raccoghere elementi oggettivi in grado di spiegare i motivi di una sciagura che ha fatto tre vittime e lasciato senza casa decine di persone. Certezze che, per il momento, nella frettolosa concitazione dei soccorsi, non si è ancora avuto modo di sapere. C'è ancora confusione, troppa per escludere o confermare le diverse ipotesi che ieri circolavano tra gli stessi tecnici, i vigili del fuoco e i carabinieri. Tutti impegnati, in queste ore, a raccogliere ogni minimo particolare utile al fascicolo d'inchiesta aperto per disastro colposo dal procuratore ag¬ giunto Raffaele Guariniello e dal pm Gianfranco Colace. i Il lavoro di rimozione delle macerie e i sopralluoghi sono proseguiti fino a tarda notte. I vigili del fuoco, impegnati con decine di squadre e mezzi speciali provenienti da un po' tutti i distaccamenti, hanno dovuto puntellare le strutture rimaste per poter svolgere in sicurezza gli accertamenti dei prossimi giorni. Ben sapendo che l'edificio dovrà essere abbattuto e ricostruito: la stabilità delle solette e dei muri portanti è stata compromessa dalla potenza di un'onda d'urto che ha distrutto vetri ed infissi nel raggio un centinaio di metri.

Persone citate: Bruno Salvalaggio, Giacomo Bramardo, Gianfranco Colace, Raffaele Guariniello, Saia El Ojuani, Said, Salvalaggio

Luoghi citati: Said El Ojuani