Deschamps «silura» Ranieri di Marco Ansaldo

Deschamps «silura» Ranieri CHAMPIONS LEAGUE. CON UNA GRANDE RIPRESA IL MONACO, IN DIECI, SUPERA GLI INGLESI GRAZIE Al GOL DEL SOLITO MORIENTES E DI NONDA Deschamps «silura» Ranieri Gelo tra Abramovich e l'italiano che lo accusa Marco Ansaldo inviato a MONTECARLO La semifinale che spettava per nobiltà di piede al Real Madrid e all'Arsenal ha deluso per almeno un'ora quasi che Monaco e Chelsea, le due outsider, avessero esaurito la carica nervosa nel! impresa di superare il turno precedente e restassero nude nella propria eccellente mediocrità. Poi i francesi trovavano brandelli di carattere e almeno per loro la partita acquistava la dignità da Champions League. Il Chelsea di Ranieri sta ancora lì a cercarla: ha subito due gol quando gli avversari si sono trovati un uomo in meno, hanno perso per 3-1 quando pareva che la vittoria fosse facile come rubare caramelle ai bambini. Roman Abramovich, il russo proprietario del Chelsea, non capisce nulla di calcio, come dice Ranieri, però gli sarà facile unirsi a quelli che il calcio lo capiscono e possono definire il secondo tempo dei londinesi uno schifo. Il Monaco ha metabolizzato il carattere di Didier Deschamps: si esalta nelle difficoltà, si crogiola nelle imprese. Quando la situazione si fa dura, il Monaco c'è ed è il miglior messaggio che il suo allenatore manda a chi pensa di fame l'erede di Lippi: sopravvive in Deschamps la determinazione che è stata il patrimonio della Juve. Ieri non si è visto il ritmo infernale che aveva stroncato i galattici di Madrid: diranno che le motivazioni che offre il Real non si vivono tutti i giorni; diranno che, questa volta, c'era tutto da perdere e che l'emozione ha fatto il resto. Soltanto dopo l'espulsione di Zikos, per un buffetto a Makelele, i monegaschi hanno ritrovato la verve. Sul pareggio e con un uomo in meno si sono fatti pirati: hanno aggredito chi li poteva aggredire, hanno segnato due gol, hanno messo in saccoccia ilvantag\ gfco dbLe pviò xisvxltaxe decisivo 1 nel ritomo di Londra, ammesso che il Chelsea ritrovi nel frattempo il carattere. L'1-0 ottenuto al 17' sul colpo di testa di Prso, il centravanti con la coda da cavallo, aveva illuso Deschamps, sempre in piedi davanti alla panchi¬ na con un lungo soprabito di pelle che è diventato il suo portafortuna ma lo fa assomigliare a un caporale della Gestapo o a un tramviere d'inverno. Era il primo gol subito dal Chelsea in questa Coppa lontano da Londra. La rephca di Crespo, cinque minuti più tardi, afflosciava la ambizioni. L'argentino aveva potuto sfruttare ima dormita difensiva che ci ricordava i gol presi quest'anno dalla Juve (che non potrà pescare tra i difensori visti ieri in campo per migliorarsi, anche se mancava tra i francesi Squillaci). Chi era calato allo stadio Louis H con la speranza di scoprire la freschezza e la simpatia del nuovo calcio europeo, avrà rimpianto le grandi squadre perse per strada. Lo spettacolo, si fa per dire, era in tribuna. C'era il principe Ranieri con tutta la famigba ma l'occhio indugiava su Roman Abramovich con la curiosità di scoprire il russo cui calza la definizione coniata anni fa per i presidenti italiani: «ricchi scemi». Ricco lo è di sicuro, per come si è fatto i soldi si può trovare un aggettivo più appropriato di scemo, ma nell'insieme il padrone del Chelsea suscita invidia più che ammirazione: «non capisce nulla di calcio - ha confidato Claudio Ranieri prima del match, non potendo parlare molto dopo -. Lui è convinto che basta comprare questo e quell'altro e si vince». Forse è per questo che tanti tifosi italiani lo sognano come presidente. Ranieri non più. Lascerà il Chelsea. Ha ricevuto l'offerta per tornare al Valencia, è probabile che la accetti. Ormai la sua ironia non risparmia il padrone. «Speriamo che non li ubriachi», ha detto ieri mattina prima di portare i giocatori a pranzo sul panfilo del miliardario russo. Non è il massimo della convivenza e il rapporto s'è fatto glaciale dopo il match. La resa del Chelsea in superiorità numerica con la bella rete di Morientes e di Nonda, aiutato da una mezza papera di Ambrosio, avranno rafforzato in Abramovich l'idea di cambiare. Non più con Eriksson, forse con Deschamps. PpjEBB (4-4-2) Roma 6; Ibarra 6, Rodriguez 5,5, Givet 5,5, Evra 6; Giuly 7 (38' st Nonda sv), Bernardi 6, Zikos 5, Rothen 6,5 (44' st Plasil sv); Morientes 7, Prso 6,5 (12'st Gisse 6). Ali. Deschamps 6,5 m (4-4-2) Ambrosio 5,5; MelchiotSfU'stHasselbaink 5,5), Desailly 6, Terry 5, Bridge 5,5; Parker 6 (24' Huth 5,5), Lampard 6,5, Makelele 6, Gronkjaer 5 (T st Veron 5); Crespo 6,5, Gudjohnsen6. Ali. Ranieri 5 Arbitro: Meier (Svizzera) 6,5 Reti: 17' pt Prso, 22' pt Crespo, 33 Morientes, 38' st Nonda Espulso: 7' st Zikos Ammoniti: Melchiot, Ibarra, Terry, Huth. Spettatori: 18 mila circa st Dopo aver castigato il suo ex Real Madrid il centravanti Morientes ha dato al Monaco il gol del sorpasso sul Chelsea