Una punizione di Totti tiene in corsa la Roma
Una punizione di Totti tiene in corsa la Roma I GIALLOROSSI VINCONO A MODENA E RESTANO NELLA SCIA DEL MILAN Una punizione di Totti tiene in corsa la Roma La squadra ha dimostrato di crederci, trascinata dalle giocate del suo capitano. D'Agostino centrale al fianco di Tommasi Decisivo per la corsa scudetto il derby-recupero di mercoledì Giancarlo Laurenzi inviato a MODENA Compresso nelle scelte tra titolari che alternano le infermerie alle tribune, e figliol prodighi indecisi se rimpatriare all'ovile, Trapattoni può riporre nel cassetto le scorte d'acqua benedetta. Se Totti è questo, maramaldo e tonico, non servono miracoli: le speranze azzurre per l'Europeo sono in buone mani, anzi in ottimi piedi. Dal Pupone uno show: tocchi, dribbling, ricami di fioretto, sentenze di sciabola. Ha trascinato gli spauriti compagni, costringendo i dirimpettai modenesi a tagliole indispensabili e a punizioni conseguenti su cui ha seminato il terrore. Da fermo, un incubo perenne; una sberla a lato di una virgola, la seconda dentro la rete, l'ultima a timbrare la base del palo. Emiliani battuti col 17 '' hurrà del capitano giallorosso e adesso più vicini allo spareggio per non cadere in B. La Roma ringrazia il suo totem, tornando a -9 dal Milan con un derby da recuperare mercoledì. Non tutte le frecce di Capello mirano il bersaglio, però: Cassano è in calo, Mancini viaggia stanco. Cresce D'Agostino, invece, come Tommasi. Nonostante la temperatura mite, Capello ha preferito coprirsi le spalle temendo i giramenti di testa di una squadra cui mancavano insostituibili leader (Emerson, Samuel) e attivi faccendieri (Zebina, Dacourt, De Rossi). Niente centravanti di peso, giallorossi avanti con Totti più Cassano, l'unica novità era la posizione di D'Agostino, centrale accanto a Tommasi. Sulla sinistra viaggiava Lima, sulla destra Mancini, atteso da Balestri. Era più coraggioso Ballotto: doppio sperone (Amoruso-Marazzina) e doppio estemo (Campedelli-Vignaroli), difesa a 3 protetta da due cerberi senza museruola (Scoponi-Marasco). Della Roma è stata subito evidente la superiorità, ma l'assenza (voluta) di una boa capace di fornire punto d'appoggio ha reso l'assedio uno sterile dimenarsi fino al tuono di Totti, calato dopo un'ora. Fin lì non era stato difficile riconquistare la palla, più arduo trovare budelli contro le linee di casa accatastate una sull'altra. Sulla fasce nessun giallorosso ha forato il muro di cinta, né Mancini e neppure Cassano, le volte che ha sgambato a sinistra per sfogare il talento represso tra le suole di Mayer e Grandom. Del barese di ricorda solo un trillo dal limite respinto goffamente da Zancopè (10'), di Totti gli sfregi dei nemici impuniti. Il Modena, accucciato per inerzia più che per volontà, si è affacciato alla finestra in ima sola occasione (testa di Marazzina su cross Balestri, 19'); la Roma ha inutilmente atteso il parto dalla giocata più scontata, una sventagliata di 40 metri verso gli attaccanti dinamici. Come da lavagna di Capello, D'Agostino calamitava la regia cercando vie di fuga più rapide verso Zancopè, megho se centrali e palla a terra. Alla ricerca del ricamo del cesellatore, la Roma scopriva che l'unica chance di segnare capitava sui piedi di Lima, ma il brasihano impiegava un'eternità prima di colpire, favorendo il rimpallo su Pavan (34'). Nulla cambiava dopo l'intervallo, la Roma cercava Totti, gli avversari i suoi garretti. Pellegrino sanzionava i contatti con più severità, l'ennesimo fallo di Marasco si trasformava nel cerino con cui accendere il falò. Totti saettava malgrado la barriera a 4 metri: 1-0 e tutta la squadra sotto la curva dei tremila ultra in trasferta. Bellotto osava: via Amoruso e Scoponi, dentro Kamara e Domizzi, Vignaroli traslocava a destra. Chivu s'appoggiava su Marazzina in area. Pellegrino non abboccava. Il Modena guadagnava campo, ma ogni sasso lanciato nello stagno dell'area era raccolto da Dellas e Panucci. Totti, invece, cercava l'assolo: al 18' inventava un diagonale su cui Zancopè si salvava, continuando a soffiare perché morisse oltre il palo. La replica era affidata a Kamara, un minuto dopo: rasoiata dal limite, Pelizzoli intonso. Totti su punizione, allora: palo, stavolta. Mancavano 5 minuti alla fine, i peones di casa avevano appena il tempo di reclamare un rigore per un tiro di Kamara finito sul braccio di Dellas, sul punto di girarsi. (4-4-2) Pelizzoli 6; Panucci 5,5, Dellas 5,5, Chivu 6, Candela 5,5; Mancini 5,5, Tommasi 6, D'Agostino 6,5, Lima 6; Totti 7,5, Cassano 5,5. mrnn (3-5-2) Zancopè 5,5; Pavan 5,5, Mayer 6, Grandoni 6; Campedelli6(14,stKamara 5,5), Scoponi 5,5 (14' st Domizzi 5), Marasco 5, Vignaroli 5,5, Balestri 6; Amoruso5,5(29'st Makinwa sv), Marazzina 5,5. Ali.: Bellotto 5. | Ali.: Capello 6. Arbitro: Pellegrino 6. Reti: st 10'Totti. Ammoniti: Lima, D'Agostino, Marasco, Dellas, Domizzi, Cassano. Spettatori: 25 mila. Francesco Totti festeggia il gol cheta volare la Roma. Accanto, Antonio Cassano
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