Bobo il ribelle e un futuro ricco di ombre

Bobo il ribelle e un futuro ricco di ombre DIFFICILE CASO PER MORATTI Bobo il ribelle e un futuro ricco di ombre Bobo Vieri Marco Ansaldo ROBERTO, suo padre, era un ribelle «naif» nel calcio degli anni Sessanta, Lui lo è, in maniera diversa e più speculativa, nei nostri tempi: quando a Christian Vieri non garba fare qualcosa non la fa, senza nascondersi nelle vpoexiaie e senza. domandarsi se per 6 milioni di euro netti a stagione, esclusi gli extra, non si dovrebbe ogni tanto professare obbedienza. Lui, se gli salta la mosca al naso, è capace di gettare una bottiglia contro Trapattoni per una sostituzione, o magari di non partire con la squadra perchè lo ritiene inutile, come nella trasferta di Udine in Coppa Italia, a gennaio, Vieri può venire alle mani con l'allenatore (accadde con lippi, salvo poi diventare amici), o snobbarlo come fa con Zaccheroni: «Con lui non ho rapporti». Insomma il suo motto araldico, se avesse un casato da esporre, sarebbe (ani importa una sega», frase che ha regalato spesso in questi anni. Non gli interessa il quieto vivere, soprattutto quando gli entra nella testa l'idea di poter vivere diversamente altrove. Dietro al rifiuto di andare in panchina ieri pomeriggio col Bologna, tutti vedono il desiderio di rompere con l'Inter e non importa qualunque cosa egli dica per motivare la scelta: potrebbe produrre un certificato medico in cui si attesta che il legno della panchina di San Siro gli provoca l'herpes, tanto nessuno si leverebbe dalla testa che in realtà non ci si è voluto sedere per fare uno sgarbo a Zaccheroni e, soprattutto, per convincere Moratti a venderlo, «Siamo alle solite, sappiamo cosa si prefigge Vieri con questi colpi di testa», hanno commentato pure quelli che potrebbero avvantaggiarsi della situazione. Magari lo hanno pensato alla Juve. Da qualche tempo è tornata di moda l'idea di un suo rientro in bianconero, 7 anni dopo la cessione all'Atletico Madrid per 34 miliardi di lire che apparivano un'enormità allora e lo sarebbero tanto di più in un mercato dove non girano soldi. Vieri accetterebbe di ridursi l'ingaggio, Moratti forse farà uno sconto perchè le grane create da Bobone non sono più compensate dai gol. Ma se questi sono i calcoli, è probabile che siano sbagliati. Mentre Vieri si sedeva sull'Aventino del Meazza, spemacchiato pure dagh ultra interisti che lo adoravano come un dio, la Juve si innamorava a Parma di un giocatore sul quale può costruire il Muro: Alberto Gilardino, 22 anni e nessuna bizza, per quanto sia tutt'altro che il tontolone delle leggende sui calciatori. Costa meno, chiede meno e ha davanti dieci anni di carriera: quelli che l'inquieto Bobone, a volte, dà l'impressione di aver sprecato. Bobo Vieri

Luoghi citati: Bologna, Italia, Madrid, Parma, Udine