Alìtalìa, sì rischia la protesta selvaggia

Alìtalìa, sì rischia la protesta selvaggia DOMANI CDA DELLA COMPAGNIA SUL RILANCIO E VERTICE DI MAGGIORANZA. LUNARDI INVITA AL DIALOGO Alìtalìa, sì rischia la protesta selvaggia Oggi assemblea dei lavoratori, possibili disagi per chi vola ROMA I sindacati minacciano di inasprire la lotta se in settimana non ci sarà una svolta per l'Alitalia. Il governo, per bocca del ministro Lunardi, tenta ima mediazione e invita al dialogo. Domani sarà una giomata cruciale: si riunisce il cda della compagnia e il governo discute il decreto sui cosiddetti «requisiti di sistema». Ma già da oggi disagi potrebbero verzicarsi a Fiumicino, con possibili file ai check-in e ritardi negh imbarchi, a causa di una assemblea del personale di terra. All'iniziativa, promossa dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e dal Sult, parteciperanno anche rappresentanze di piloti, di hostess e steward, delle forze pohtiche e delle istituzioni. «Il tempo non gioca più a nostro favore - affenna il segretario nazionale del sindacato di categoria della Uil, Guido Moretti - perciò vanno ricercate soluzioni immediatamente. È essenziale che il governo dia risposte concrete, altrimenti il rischio è che la tensione salga, con conseguenze che noi vorremmo scongiurare sull'utenza». A preannunciare uno «scontro sociale senza precedenti» in mancanza di un' iniziativa decisa del governo è la Fit-Cisl. «Entro un mese - ammonisce il segretario nazionale Claudio Genovesi - pq^njmo arriva- re alla paralisi del trasporto aereo». Il sindacalista chiede anche un intervento della commissione di garanzia sul diritto di sciopero per sensibilizzare il Parlamento alla ricerca di una soluzione per Alitalia. «A rischio sono migliaia di posti dì lavoro, a cui se ne aggiungono altrettanti dell'indotto» sottolinea Genovesi, chiedendo all'esecutivo «di intervenire con rapidità: il malato non ha bisogno di un'aspirina, ma di un trapianto. Tutti siamo al capezzale ma il primario è il governo nella doppia veste di azionista e responsabile politico». Ad aspettarsi.una svolta pe.r.la compagnia aerea in settimana sono anche i piloti dell'associazione professionale Anpac. «Altrimenti dovremo decidere quali azioni intraprendere», avverte il presidente Fabio Berti, il quale auspica per Alitalia «un piano credibile e un percorso di lungo termine. Per il momento abbiamo cancellato l'ultimo sciopero aggiunge Berti - ma è ovvio che se arrivassero segnali dall'azienda o dal governo che non si vuole risolvere realmente la situazione, le agitazioni sarebbero immediate. È importante che si awiino percorsi credibili, npn accettere- mo salti nel buio». Secondo Berti, dalla crisi della compagnia bisognerà uscire con una strategia condivisibile da tutte le parti, «senza giochi di potére che nulla hanno a che vedere con la salvezza dell'azienda». Proprio oggi, sottolinea ancora Berti, ci sarà un nuovo incontro con l'azienda sulla questione della produttività. «Siamo pronti anche ad aumentare la produttività in termini di ore volate - conclude -: un segnale alla compagnia e al governo che anche noi voghamo fare la nostra parte perché non ci siano più alibi». Domani si riunisce il consiglio di amministrazione dell'Alitalia che dovrebbe cominciare l'esame del piano industriale. La questione sarà affrontata anche dal governo che deve pronunciarsi sugli aiuti al sistema del trasporto aereo. Decisivo, a questo punto, il pronunciamento di Bruxelles come negh ultimi giorni hanno sottolineato il vicepremier Fini e il ministro del Welfare Maroni. Considerato il clima di tensione che c'è tra i lavoratori, si teme da oggi un ritomo alla conflittuahtà a Fiumicino, anche con azione «selvagge». Nei mesi scorsi le proteste provocarono non solo la cancellazione e il ritardo di decine di voli dell'Alitalia ma addirittura una parziale paralisi dello scalo. Un monito è venuto dalla Commissione di garanzia sul diritto di sciopero: l'astensione dal lavoro sia «l'ultima ratio e avvenga sempre nel rispetto deUe regoe, perché danneggiare gh utenti non serve a risolvere i problemi di Alitalia». Il ministro dei trasporti Lunardi ha detto di aspettarsi Dai sindacati «una presa di posizione collaborativa, perché quando si è in emergenza i problemi vanno risolti insieme. Anche i sindacati, come il governo - sottolinea Lunardi - si devono mettere una mano sul cuore per cercare di risolvere insieme il problema di Alitalia che riguarda 22 mila persone». [r.e.sl Aerei dell'Alitalia in sosta allo scalo di Fiumicino, dove oggi si terrà un'assemblea dei lavoratori

Persone citate: Claudio Genovesi, Fabio Berti, Genovesi, Guido Moretti, Lunardi, Maroni, Vertice

Luoghi citati: Bruxelles, Roma