La Karmen di Bregovic

La Karmen di Bregovic ALL'ALFIERI La Karmen di Bregovic L'Orchestra per i Matrimoni e Funerali nella versione «zingara» dell'opera OUANTE «Carmen», sulle tavole di un palcoscenico, hanno raccontato - ispirandosi in modo più o meno diretto al melodramma di Georges Bizet, a sua volta ricavato dal romanzo di Prosper Mérimée - il loro dramma di amore e morte utilizzando un linguaggio diverso da quello lirico? Tante, senza dubbio: cosi come tanti sono stati i generi toccati, dal balletto - esemplari quelli di Roland Petit per Zizi Jeanmaire e di Rodion Schedrin per Maja Pliset'schkaja - alla commedia musicale, dalla zarzuela al film coreografico, Mancava tuttavia im'opera che riconducesse Carmen al suo ambiente originario, quello dei gitani: ci ha pensato Goran Bregovic, grande musicista dalle radici balcaniche e dalla camera intemazionale. Così adesso, la sua «Karmen» approda al Teatro Alfieri per la stagione del Teatro Stabile, da martedì 20 (ore 20,45) a domenica 25: e c'è da ritenere che il successo sarà almeno paragonabile a quello fin qui ottenuto. L'idea di base è semphce e proprio per questo funziona a meraviglia: la storia narrata dal dramma lirico di Bizet è passionale e sanguigna e, pur essendo di ambientazione popolare, non è eseguibile da interpreti autenticamente popolari. Occorreva, cioè, un salto di qualità: «La mia intenzione - spiega Bregovic - è realizzare un'opera in cui i musicisti zingari possano suonare; la mia opera è scritta per un'orchestra che abitualmente suona nei matrimoni e nei funerali». Già: come molti sanno, il gruppo strumentale e vocale che accompagna Bregovic nei suoi folgoranti tour intorno al mondo si chiama proprio - con un pizzico di lussuosa modestia - Orchestra per i Matrimoni e Funerali. In questa «Karmen» si mescolano in modo imperscrutabile esperienze personali e invenzioni poetiche, istrionismi tzigani e tradizione colta, ritmi del folklore balcanico e atmosfere del rock. Utilizzando diversi piani narrativi e differenti linguaggi il dramma della bella sigaraia di Siviglia trasfigura in un racconto nel quale viene preservata l'originale passionalità: ma il tutto vira, in accordo con l'animo fanciullesco e ingenuo della cultura zingara più autentica, verso un imprevedibile lieto fine. Le voci sohste sono quelle di Vaska Jankovska e Ludmila Radkova Trajkova, rispettivamente Karmen e Michaela; ma, come vuole la consuetudine, ogni componente della banda suona e contemporaneamente interpreta uno dei personaggi. L'opera è in serbo, con sottotitoli. La regia è di Goran Bregovic che, insieme a Mirjana Bobic Mojsilovic, ha scritto i anche toccanti testi. Gli spettacoli serali s'iniziano alle 20,45; la replica della domenica è invece programmata alle 15,30. Info. 011/517.62.46. Alfredo Ferrerò Goran Bregovic autore, regista e interprete L'Orchestra per i Matrimoni e Funerali sarà in scena dal 20 al 25 aprile per lo Stabile

Luoghi citati: Mirjana, Siviglia