A Najaf rotte le trattative Si prepara l'assalto finale

A Najaf rotte le trattative Si prepara l'assalto finale A Najaf rotte le trattative Si prepara l'assalto finale NEW YORK Braccio di ferro a Najaf e Falluja, le due città irachene dove le forze americane assediano i protagonisti della rivolta. Nella città santa sciita Najaf l'assediato è Moqtada al-Sadr, capo dei miliziani dell' Esercito del Mahdi, e le trattative si sono rotte quando si è conclusa senza frutti l'ennesima spola da parte di una delegazione di ulema religiosi locali fedeli al grande ayatollah Ali Sistani. Gli ulema hanno offerto ad al-Sadr due possibilità: abbandonare Najaf o gettare le armi. La risposta è arrivata da Qais al-Kazaali, braccio destro del leader radicale, secondo cui «gli americani pongono ostacoli, la situazione peggiora, ci aspettiamo un attacco in ogni momento». Attorno alla città sono schierati duemilacinquecento soldati americani, appoggiati da blindati, carri ed artiglieria ma finora il generale John Abizaid, comandante del contingente Usa, ha fermato le operazioni consapevole del rischio che attaccando Najaf tutti gli sciiti iracheni potrebbero rivoltarsi. Lo stesso Ali Sistani ha ammonito gli Usa a «non entrare nei luoghi santi Najaf e Karbala». L'ayatollah sciita ha finora tentato senza successo di trovare una soluzione di compromesso ma l'ostacolo resta l'opposizione di al-Sadr ad accettare la richiesta di disarmare e smantellare i suoi miliziani. Ieri vi sono stati scontri a Kufa mentre un soldato Usa è morto in un agguato a Najaf. Il braccio di ferro con Washington rafforza il prestigio di al-Sadr fra chi si oppone alla coalizione alleate. Il gruppo sunnita denominato «Associazione dei religiosi islamici all' estero» ha rilasciato con il proprio portavoce Mohammed Ayash al-Kubaisi ima dichiarazione alla tv al-Arabiya affermando: «Sosteniamo Sadr e lui ci sostiene nella resistenza, siamo tutti nella stessa barca e dobbiamo difenderla, non dobbiamo dividerci». E' la prima volta che un gruppo sunnita fa sapere di essere pronto a combattere la coalizione assieme all'Esercito del Mahdi e l'annuncio coincide con l'altro braccio di ferro, in atto a Fallujah. Anche qui le forze americane circondano la città, dove sono asserragiati i guerriglieri sunniti. «Si tratta di terroristi stranieri, uomini degh ex servizi segreti e feddayn di Saddam, con loro non c'è trattativa possibile» ha dichiarato il portavoce della coalizione Dan Senor. [in.mo.]

Persone citate: Ali Sistani, John Abizaid, Mohammed Ayash, Moqtada Al-sadr, Qais, Sadr, Senor

Luoghi citati: Falluja, Najaf, New York, Usa, Washington