Valanga travolge guida alpina

Valanga travolge guida alpina IVREA IL FORTE SCALATORE ERA IN COMPAGNIA DI UN AMICO BIELLESE: «UN INCIDENTE IMPREVEDIBILE» Valanga travolge guida alpina tragedia sulle Alpi francesi, muore Silvio Mantoan Giampiero Maggio Sono le tre di pomeriggio e il cielo sui 3.200 metri del Col de Lautaret, sulla Tete de Sainte Marguerite, sopra Briangon, sembra cosi vicino che puoi quasi accarezzarlo con la punta delle dita. L'istruttore che guida il suo cliente-amico nelle manovre di discesa della goulotte, un canale di ghiaccio di 500 metri, fa segno che si può procedere per la prima discesa. Poi accade qualcosa. Un boato: è una valanga che si stacca dal pendio di neve sopra le loro teste alcuni metri. E allora tutto cambia all'improvviso, l'atmosfera, quasi suggestiva, si trasforma in un incubo. Sono morti così Silvio Mantoan, 48 anni, di Ivrea, guida alpina e istruttore nazionale del Soccorso Alpino e Lorenzo Calvetti, 48 anni anche lui, di Zubiena, medico dentista e appassionato di montagna. Inghiottiti da una valanga. Li hanno trovati al fondo del canale di ghiaccio, l'altro ieri sera, gli uomini della gendarmeria di Briangon. E' stata la moglie della guida. Franca Trevisan ad avvertire il soccorso alpino francese: aspettava, insieme al figlio Nicola, 12 anni, la telefonata del marito. Poche parole, come accadeva sempre, per dire che era andato tutto bene, che stava rientrando. Ma venerdì, quella telefonata non è mai arrivata. Di Silvio Mantoan raccontano che era «uno che la montagna ce l'aveva nel sangue», con alle spalle ascensioni su roccia e ghiaccio sia classiche che moderne in tutti i gruppi dell'Alpi occidentah. «Il punto di riferimento più sicuro che il mondo alpinistico canavesano potesse avere, tra i più bravi ed esperti in Italia» dice chi lo conosceva bene. Uno che sapeva il fatto suo, insomma. «E adesso - dice Alberto Giolitti, guida alpina anche lui, amico di Silvio - non parlate di montagna assassina, le condizioni per quella scalata c'erano se Silvio aveva deciso che si poteva fare». Perché la guida alpina di Ivrea era uno che prima di partire per un escursione, un'arrampicata, non sottovalutava niente. Anche il minimo dettaglio era importante. Se c'era un piccolo dubbio, la scalata saltava. «Prendeva in considerazione ogni variabile, calcoli matematici al limite della perfezione - racconta Andrea Pintus - io stesso lo chiamavo prima di partire per un'uscita in alta montagna. Lui mi diceva: "Lì è meglio che non vai" se non c'erano tutte le garanzie di sicurezza. E così lasciavo perdere». Il viaggio alla volta di Briangon era iniziato poco prima dell'alba. Silvio Mantoan e Lorenzo Calvetti si erano dati accordati qualche giorno prima. In Italia, venerdì, il tempo era brutto. Ma a volte basta oltrepassare il Monginevro per trovare condizioni meteo opposte e infatti in Francia il cielo era bello, la neve era caduta alcuni giorni prima ma non c'era da preoccuparsi. Tutto era stato calcolato nei minimi dettagli. Tranne quella valanga, che nemmeno il più esperto degli alpinisti poteva prevedere. Silvio Mantoan gestiva anche un negozio di alpinismo nel centro di Ivrea

Luoghi citati: Francia, Italia, Ivrea, Zubiena