A Torino c'è in palio una maglia azzurra di Giorgio Barberis

A Torino c'è in palio una maglia azzurra MARATONA: MENTRE BALDINI CORRE A LONDRA A Torino c'è in palio una maglia azzurra Giorgio Barberis «Sto bene e non intendo nascondermi: diciamo che punto a mighorare il secondo posto dello scorso anno»: Stefano Baldini vuole affrontare oggi la maratona di Londra con il piglio del protagonista, anche se i keniani Rutto e Korir hanno chiesto agli organizzatori di predisporre delle lepri per dei passaggi mozzafiato (Ih 02'45" alla mezza) che potrebbero stroncare chiunque. Il numero uno della maratona azzurra ne ha preso atto, ma non per questo si tira indietro anche se Luciano Giglioli, vecchio saggio e suo mentore, gli ricorda che ad agosto sarà chiamato a correre di nuovo, con traguardo il podio olimpico. Nella capitale londinese si annuncia dunque una grandissima maratona, degna della tradizione, visto che al via ci sarà anche il campione olimpico e mondiale, l'etiope Abera, e uno stuolo di accreditati comprimari. Fatte la debite proporzioni (di budget, soprattutto, e conseguentemente per numero di partecipanti), anche Torino promette però con la sua 42 chilometri buone emozioni, visto che in pratica selezionerà il terzo maratoneta azzurro (da affiancare a Baldini e Caimmi) per i Giochi di Atene. Il favorito tra gli azzurri è Alberi¬ co Di Cecco, che vinse due anni fa proprio nel capoluogo subalpino diventando uno dei migliori specialisti nazionah, che però dovrà guardarsi attentamente da Danilo Goffi, alla verifica della scelta operata in inverno di lasciare Giorgio Rondelli per allenarsi con Luciano GigUotti. Una scelta che pare aver risvegliato nell'atleta lombardo stimoli sopiti. Il pericolo nella Turin Marathon, visto che anche Sergio Chiesa, Fabio Rinaldi e Migidio Bourifa vogliono giocare le loro carte senza timori, è che prevalga la paura di perdere, inducendo U gruppetto degli interessati alla maglia azzurra a marcarsi reciprocamente, disinteressandosi di quanto i "soliti" keniani, guidati da Frederick Cherono, possono cercare di fare. Anche per questo proprio Di Cecco promette di non mollare la testa della gara, rinunciando ad un eventuale finale in rimonta a lui particolarmente caro. Rivale assente quel Ruggero Penile che ha vinto a Roma in 2h 10'13": ovvio che occorre fare megho di lui. Per rendere più gradevole la Turin Marathon, vista anche l'indisponibilità del Palavela in fase di ristrutturazione, partenza ed arrivo sono stati spostati nel Parco del Valentino, ossia nello splendido scenario che fece da cornice sette anni fa al Mondiale di cross.

Luoghi citati: Atene, Londra, Roma, Torino