Rolfo: tranquilli, in gara mi scateno di E. B.
Rolfo: tranquilli, in gara mi scateno Rolfo: tranquilli, in gara mi scateno «Il 70 posto mi accontenta, le Aprilia ora sono imprendibili» dall'inviato a WELKOM Ci sono volute le prove del sabato per far ritornare il sorriso a Roberto Rolfo. Dopo una serie di disavventure notevoli, Roberto con la sua Honda 250 ha chiuso con il settimo tempo, seconda fila, vicinissimo ai primi ma soprattutto con buone sensazioni per la gara di oggi. Alle prese con una moto piccola, ma così piccola che fa impressione (e che, guarda caso, sembra fatta apposta per le misure mini di Daniel Pedrosa, ieri quarto, suo compagno di marca, fresco iridato 125 passato quest'anno in 250 per il quale Honda sembra avere un occhio di riguardo), il campione piemontese, giunto secondo lo scorso anno alle spalle dell'Aprilia di Manuel Poggiali, ha dovuto fare di necessità virtù. «Non è stata una sessione di prove semplici dice -. A parte De Puniet e Porto che con le loro Aprilia sono attualmente imprendibili, penso di potermela giocare alla pari con gli altri. Venerdì ho avuto seri problemi con l'avantreno. Non ho mai trovato il feeling giusto, la moto continuava a chiudere, finivo fuori traiettoria e rischiavo moltissimo. Nell'ultima sessione abbiamo cambiato regolazioni alle forcelle. Un cambio deciso, radicale. Tutto l'opposto di quanto fatto finora. E come d'incanto ho ritrovato le sensazioni giuste, soprattutto sui curvoni veloci dell'ultima parte del tracciato. Il settimo tempo mi pare buono, sono in seconda fila e tutti sanno che in gara mi trasformo. Non ci resta che continuare di questo passo: sento che il margine di miglioramento su questa moto è eccezionale». Come anticipato da Rolfo, sono ancora le Aprilia a dettare legge nella 250: De Puniet, Porto e Poggiali davanti alla Honda di Pedrosa in prima fila la dicono lunga sulle intenzioni della Casa di Noale di rivincere il titolo iridato. In un momento non certo felice per una crisi aziendale (650 dipendenti in cassa integrazione), l'Aprilia schiera 35 moto nel campionato: 15 nella classe 125, 17 nella 250 e due nella MotoGp. Uno sforzo che ha prodotto sinora 22 titoli mondiali (13 piloti e 9 costruttori) per la continua sfida tecnologica con i colossi giapponesi. Nella 125 il round è andato alla Honda, che ha piazzato Dovizioso in pole, seguito dalle Aprilia di Locatelli e Giansanti (tre italiani, non male), ma a Noale sono ottimisti. Da segnalare infine che stamane alle 11, in due distinte cerimonie, un minuto di raccoglimento ricorderà la scomparsa, un anno fa, del giapponese Kato e la morte nei giorni scorsi di Antonio Cobas, geniale telaista che da oltre ventanni lavorava al fianco diSitoPons. [e. b.]
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